Agropoli: la leggenda della Regina Verde
Secondo un’antica leggenda il comandante dei saraceni partì per Agropoli portando con sè la bellissima figlia. Fu la prima a scendere dal vascello ma, involontariamente, il velo azzurro che portava per coprire il suo volto cadde in acqua. Fino ad allora mai nessuno l’aveva vista in faccia, ma quel giorno tutti i presenti allo sbarco rimasero affascinati, increduli di fronte alla sua straordinaria bellezza, tanto da restare letteralmente a bocca aperta.
Oltre a essere bellissima, la ragazza aveva una caratteristica davvero particolare: il suo volto era color verde smeraldo e il sole lo faceva risplendere come un prezioso gioiello. Ogni pescatore e contadino rimase incantato al suo passaggio, e così decisero di ribattezzarla con il nome di Regina Verde.
Furono in tanti quelli che si innamorano di lei e chiedevano la sua mano al padre, ma il comandante dei mori rifiutava e allontanava tutti. Un giorno la bella fanciulla, mentre passeggiava per Trentova, fu colpita involontariamente da un pescatore mentre tirava e sistemava le sue reti, in modo da averle pronte per il giorno dopo.
Il piccolo incidente non le procurò alcuna ferita, ma tra i due scattò all’istante la scintilla dell’amore. Il pescatore, un uomo dalla bellezza profonda e misteriosa, rimase rapito dalla Regina Verde; e la ragazza ne rimase letteralmente incantata, un vero e proprio colpo di fulmine!
Miti e leggende in Campania
Ogni mattina la fanciulla accompagnava il suo amato, che si allontanava ogni giorno in mare aperto, e lo salutava dalla più alta rupe della città. Ma la loro felicità fu di breve durata: un giorno il pescatore annegò, travolto insieme alla sua barca da una terribile tempesta. La Regina Verde lo attese per diversi giorni ma, quando si rese conto che non sarebbe mai più tornato, presa dalla disperazione si gettò proprio da quell’alta rupe.
Gli Dei rimasero incantati da quel grande amore tra la Regina Verde e il pescatore, decisero così di trasformarla in una ninfa. I pescatori di Agropoli, secondo la leggenda, durante le notti di tempesta pare riescano a sentire le sue urla di disperazione, mentre ancora cerca il suo amato.