I libri e le librerie, toccasana per i malanni dell’anima

I libri e le librerie, toccasana per i malanni dell’anima

Il profumo inconfondibile della carta dà all’ambiente un’atmosfera quasi magica. La musica classica che si ode in sottofondo rende tutto ancora più suggestivo, mentre alcune persone vagano tra gli scaffali della libreria, osservano, sfiorano le copertine e sfogliano qualche pagina in religioso silenzio. I libri, soprattutto in alcune circostanze, sono un vero e proprio toccasana per i malanni dell’anima; e molti, tra questi, spesso “ci salvano”.

Libri e librerie, toccasana per la cura dei malanni dell'anima
Libri e librerie, toccasana per la cura dei malanni dell’anima

I libri, rimedio per la salute psicofisica

Infatti è proprio il contatto fisico con la carta di quelle pagine profumate, che diventa uno dei migliori rimedi, molto efficace, per la salute psicofisica e il benessere personale: per qualsiasi disturbo, carenza o necessità, i libri curano, confortano e nutrono. Sono amici fedeli e inseparabili che non ci tradiranno mai, soprattutto in momenti di abbattimento e solitudine.

Spesso i malesseri dell’anima, i disagi emotivi ed affettivi, non dipendono necessariamente da vere e proprie patologie, quanto piuttosto dalla mancanza di spazio per le proprie esigenze interiori, dal bisogno impellente di dare un senso alla propria vita, quando prende una piega piuttosto “faticosa” da gestire.

Leggere – ma anche scrivere – può allargare lo spazio interiore, aiutare a ripristinare l’equilibrio spirituale, fungere da “puntello” a cui aggrapparsi durante le tempeste emotive che a volte sconquassano l’anima. Perchè la letteratura, in generale, si rivolge soprattutto al cuore e all’universo di sentimenti ed emozioni che ognuno di noi ha. Un susseguirsi di sensazioni, un percorso mentale che porta a immedesimarsi nella storia del personaggio, a paragonare le proprie vicende personali a quelle dei protagonisti, con relativi e “illuminanti” spunti di riflessione.

Una libreria, benessere per l’anima

Quando si sente il bisogno di staccare dalla quotidianità, dai problemi, dagli eventi negativi che ci angustiano, c’è chi fa lunghe passeggiate in un parco, a contatto con la natura, lasciando libero sfogo a quei pensieri ingarbugliati a cui non riesce a dare un senso logico.

Altri preferiscono infilarsi in un centro commerciale in cerca di caos, folla e rumore per impedirsi al contrario di pensare, per stordirsi e allontanarsi dalla quotidianità che gli sta stretta, almeno per un breve periodo.

E c’è chi, invece, una mattina qualsiasi si infila in una libreria e ci rimane per un pò: giusto il tempo di riprendere possesso di sè. In pratica, un libro è la chiave per accedere alla propria interiorità, risvegliandola. Le parole? A volte consolano, tengono compagnia, divertono, istruiscono, arricchiscono, allontanano la depressione e in alcuni casi addirittura ‘salvano’: chi le scrive, e chi le legge.

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