Alloro, l’emblema dei vincitori: le piante ‘magiche’

Una pianta aromatica perenne che può diventare molto alta, se trova le condizioni e il terreno adatto al suo sviluppo. Molto apprezzata in cucina per arricchire diverse preparazioni, ma anche come rimedio naturale. Possono essere raccolte e utilizzate tutto l’anno, ma è durante l’inverno che le appuntite foglie di alloro sono particolarmente ricche di principi benefici ed essenze aromatiche. Le bacche, simili a piccole olive scure, si raccolgono tra ottobre e novembre.

Le piante magiche di agosto: l'alloro, emblema dei vincitori
Le piante magiche: alloro, emblema dei vincitori

Alloro, la pianta amata da Zeus

Si tratta di un arbusto perenne, sempreverde, che può arrivare fino a 8 m di altezza. Le foglie sono ovali e di colore doppio: verde chiaro sul lato posteriore e verde scuro su quello anteriore. Il “Laurus Nobilis”, più noto come alloro, un tempo veniva intrecciato in corone che ornavano il capo di chi si era distinto per particolari doti e capacità. Infatti poeti del calibro di Dante e Petrarca sono spesso raffigurati con una corona di foglie di alloro in testa.

Il nome “Laurus” deriva dal celtico “Lauer” che significa “sempre verde”: una pianta magica amata da Zeus, sacra ad Apollo perchè sua madre (Latona), mentre metteva al mondo i figli, si era aggrappata a due piante di alloro per lenire gli spasmi del parto.

Legata anche al mito di Apollo e Dafne, come si racconta in una leggenda: innamorato della fanciulla il dio prese a inseguirla per farla sua, ma, non volendo cedere alle sue voglie lei chiese a Zeus di trasformarla in pianta. Quando Apollo la raggiunse era ormai tardi, era già un arbusto con le radici affondate nel terreno e le braccia trasformate in rami. Per rispetto verso la sua determinazione, Zeus dotò la pianta di grandi poteri, tanto che nemmeno un fulmine poteva incenerirla.

Da allora divenne l’emblema dei vincitori. Una corona intrecciata con le sue foglie veniva posta sul capo dei vincitori in battaglia, o di chi acquisiva poteri regali, poeti, artisti e atleti degni di riconoscimento e stima. E, ancora oggi, esiste l’usanza di ornare il capo dei giovani il giorno della laurea.

Infusi e riti propiziatori

Si narra che ad Atene, prima di discutere una legge, venivano bruciate foglie e bacche per purificare l’ambiente e ispirare le giuste azioni. Le sue foglie masticate o bruciate favoriscono la trance e le capacità profetiche degli indovini.

L’oracolo di Delfi, ad esempio, faceva la sua previsioni in una nuvola di fumo d’alloro; le sacerdotesse del Tempio di Esculapio, invece, lo aspiravano per ottenere visioni sulla salute del consultante. Il suo infuso ancora oggi viene usato per purificare strumenti, altari, luoghi e persone. Rami di questa pianta tenuti in un angolo di casa propiziano successo, fortuna e benessere alle famiglie.

Le foglie (anticamente) entravano nella composizione della più famosa pozione antiveleno che si conosca, la Tariaca (o Triaca). Miste a resina di pino, scorze di cedro e salvia, si usano per combattere la negatività. Insieme alla calendula e alla cannella in canne si prepara il “Sale del Sole”, da tenere addosso in un sacchettino per favorire la carriera e il successo.

Le antiche credenze popolari

I contadini romani, secondo antiche credenze, usavano legare un cordoncino rosso insieme a tre ramoscelli d’alloro per favorire il buon raccolto. In questo modo “aiutavano” il grano a maturare, per dare quindi benessere alla popolazione. Ancora oggi esistono diversi rituali legati all’alloro: metterne alcune foglie sotto al cuscino, ad esempio, stimola i sogni profetici; mentre tenerne un ramo in casa in casa propizia la fortuna. Nel linguaggio dei fiori e delle piante, inoltre, viene considerato simbolo di gloria, potenza, vittoria e immortalità.

Proprietà benefiche dell’alloro

Le foglie di alloro, per concludere, hanno particolari proprietà antisettiche. L’olio essenziale combatte le malattie della pelle causate da funghi; l’olio da massaggio invece aiuta contro i reumatismi e allevia il dolore delle contusioni. Viene impiegato (in tisane e decotti) anche per le sue proprietà antinfiammatorie, oltre che per i disturbi della digestione e i dolori mestruali. Infine, ricordardiamolo, è un repellente naturale per gli insetti molto efficace.

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