La solitudine ha i suoi vantaggi
Il mio tempo lo impiego in modo interessante, positivo e a volte persino divertente, anche quando non ho vicino una persona con cui condividerlo: da sola posso partire, iniziare un progetto e portarlo a termine con calma. Da sola mi piace passeggiare, prendere un caffè seduta al tavolino di un bar, leggere un libro e non sentire il bisogno di discuterne con qualcuno. andare in un museo o a una mostra di quadri senza condividere con altri le mie sensazioni. Che strano!
Posso guardare perfino l‘Isola dei Famosi, ma solo perchè mi piace il panorama. Oppure scegliere un film drammatico e sciogliermi in lacrime per l’emozione, anche se non ho a portata di mano nessuno che mi porga un fazzoletto, o una spalla su cui appoggiarmi. Da sola posso anche ridere a crepapelle, cantare a squarciagola, correre a perdifiato, crescere o tornare per un istante bambina, sbagliare, piangere a dirotto, esultare per la gioia, saltellare per casa se qualcosa mi ha resa particolarmente felice.
La solitudine, che strano, non è affatto un limite per me: posso addirittura voler bene a chi non mi cerca e non sente la mia mancanza, solo perchè mi ha regalato un momento di dolcezza e poi se n’è dimenticato. E accettarlo serenamente, senza pretendere nulla in cambio.
Si vive bene lo stesso
Preferire la solitudine, quando possibile, non vuol dire essere sfortunati, noiosi, peggiori di altri, tristi, depressi o eternamente afflitti. Non è un’esistenza meno intensa o poco interessante, grigia, spenta; semplicemente si è capaci di andare avanti comunque, senza aspettarsi nulla di particolare da nessuno e attingendo solo alle proprie “risorse interiori“.
Questo non significa che non si desidera la compagnia degli altri; piuttosto vuol dire che, anche se non ci sono, si è “indipendenti emozionalmente“. E si vive bene lo stesso.