Giorno della memoria: per non dimenticare, visita al Binario 21

Giorno della memoria: per non dimenticare, visita al Binario 21

Se vi trovate a Milano, andate a visitare il binario 21 per il “Giorno della memoria“. Si trova sotto la Stazione Centrale ed è raggiungibile facilmente, ovunque voi vi troviate in questa caotica, multietnica e modernissima città. Intanto che date un’occhiata ai negozi, tra un impegno di lavoro e l’altro, fate una piccola pausa per vedere questo luogo da cui, tra il 1943 e il 1945 molti ebrei sono partiti verso i campi di concentramento.

Giorno della memoria: per non dimenticare, visita al Binario 21
Giorno della memoria: per non dimenticare, visita al Binario 21

Dal binario 21 verso ignote destinazioni

Uomini, donne e bambini innocenti, terrorizzati, stipati nei vagoni come animali, senza avere la più pallida idea della loro destinazione. Pochissimi tra loro sono poi tornati a casa. Molti sono finiti a Bergen Belsen, altri ad Auschwitz e a Mauthausen, altri ancora nei campi di di raccolta di Bolzano e Fossoli.

Venivano prima caricati su dei carri merci, trasportati al piano sovrastante e posizionati alla banchina di partenza, quindi agganciati ai convogli diretti ai campi di concentramento. E dal binario 21, infine, partivano per ignote destinazioni. La Shoah di Milano inizia da qui, un luogo dove si può vedere con i propri occhi ciò che si è letto nei libri, visto nei film, ascoltato dai racconti nei documentari e dai superstiti.

Per i nazisti erano solo ‘stucke”

Ripercorrendo i loro passi, anche se con doloroso coinvolgimento, potremo “vedere” le espressioni confuse e terrorizzate in quei volti. Persone che non avrebbero mai creduto, nè immaginato, cosa li aspettava una volta giunti sul posto.

Ogni vagone conteneva tra i 60 e gli 80 deportati. Durante il viaggio, che poteva durare anche una settimana, niente acqua e pochissimo cibo. Per sdraiarsi e dormire bisognava fare i turni, tanto lo spazio era esiguo, mentre per i bisogni corporali si aveva a disposizione solo un secchio. Per i Nazisti quegli individui non erano esseri umani ma solo “stucke” (pezzi) da trasportare in un magazzino (la parola lager, significa proprio questo).

27 gennaio, giorno della memoria

La data del Giorno della Memoria fu scelta in quanto, proprio il 27 gennaio 1945, l’Armata Rossa liberò i prigionieri di Auschwitz sopravvissuti miracolosamente alla fame e alle torture dei nazisti. In Europa il Binario 21 è l’unico luogo delle deportazioni ancora oggi rimasto intatto, nello spazio che in quegli anni era stato adibito al carico e scarico dei vagoni postali.

Sul “Muro dei Nomi”, sono elencate tutte le 774 persone deportate, mentre sono evidenziati in giallo i nomi dei 22 sopravvissuti tornati a casa. La scritta “Indifferenza” accoglie i visitatori, 4 carri merce dell’epoca sono fermi sul binario della destinazione ignota. Impossibile, entrandoci, non sentire una fitta al cuore.

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *