Giovani intraprendenti: Marco, Matteo e Nicolò scelgono la terra

Un vero e proprio “ritorno alla terra”, desiderio di sporcarsi le mani, respirare il suo profumo, vedere crescere rigogliose le piante da ortaggio. E poi, vogliamo mettere la soddisfazione di riuscire a sostenersi coltivando semplicemente un “orticello?”. Sono diversi i motivi, questi sono solo alcuni esempi, per cui sempre più giovani intraprendenti decidono di tornare all’agricoltura.

Giovani intraprendenti: Marco, Matteo e Nicolò scelgono la terra
Giovani intraprendenti: Marco, Matteo e Nicolò scelgono la terra

Giovani intraprendenti: l’agricoltura per autosostenersi

L’impresa di tre giovanissimi, Marco, Matteo e Nicolò, è ancora piuttosto unica nel suo genere: i tre ragazzi, cresciuti tra Nova Milanese e Desio, hanno adottato un campo di due ettari (18mila metri quadrati) in centro città a Nova e hanno parecipato al mercato Qb di Cinisello balsamo.

“Lidea ci è venuta parlando con l’assessore all’Ecologia – racconta Matteo, 23enne laureato in Agraria – quel terreno è sempre stato coltivato a grano, quindi secondo criteri convenzionali; noi invece ce ne occupiamo con l’intento di fare agricoltura sociale e, con la vendita di piante officinali, ortaggi e miele, creare anche lavoro”.

E così il campo di via Fiume da marzo ha cambiato vita, passando ai ragazzi in comodato d’uso gratuito per 10 anni. I tre giovani intraprendenti hanno fondato una società agricola, “Ortofficina“, e sviluppato un progetto che li impegna a rendere quel terreno un luogo aperto ai cittadini.

Agricoltura sociale significa usare lo spazio come luogo di aggregazione – spiega Matteo – dal prossimo anno firmeremo una convenzione con il comune per accogliere alcune classi (dalle 20 alle 40) degli istituti scolastici per progetti di educazione ambientale. Camminate gastronomiche, giornate aperte, collaborazione con diverse cooperative per l’iserimento di richiedenti asilo e disabili, sono solo alcune delle attività previste. Ma soprattutto, il terreno è stato valorizzato diventando uno spazio che è patrimonio di tutti”.

Ortofficina rifornisce anche fuori Nova

L’impresa di “Ortofficina” è stata fatta tutta a mano, la difficoltà più grossa finora, ma i ragazzi sperano di riuscire a comprare un piccolo trattore agricolo. Da fine marzo hanno iniziato a coltivare 30 specie differenti e 60 diverse varietà tra piante officinali e agricole, arrivando a rifornire i cittadini anche fuori Nova Milanese: Cinisello Balsamo e zona Isola a Milano.

Inoltre collaborano con un ristorante di Cusano Milanino e partecipano due volte a settimana con una bancarella al mercato slow food di Cinisello e Cusano. Una domanda che ormai supera l’offerta.

Matteo però non si stupisce: “L’agricoltura – spiega – è un’attività che l’uomo si porta dietro da sempre, una pratica che attrae e unisce. Fra l’altro la nostra è una iniziativa replicabile: due ettari di terreno coltivati a ortaggi soddisfano il fabbisogno di circa 90 famiglie, quindi sarebbe magnifico se nascessero altri campi per arrivare a tutte le persone”.

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