Il giardino Lea Garofalo: una pausa dal caos della città
Alcuni utenti del Centro d’Ascolto, a pochi passi dal giardino condiviso, si sono dati parecchio da fare per renderlo così bello e godibile. Persone che in questo modo trovano sollievo ai loro drammi personali, alla mancanza di una casa o di un lavoro, all’indifferenza di una società che li mette sempre più ai margini.
Uno dei frati dell’associazione, che con le piante ha un vero e proprio rapporto di “fratellanza”, ogni settimana vi si dedica con gioia, strappando quelle poche ore a fatica ai suoi molteplici impegni. Altri coltivano l’orto, partecipano alla cura del verde, sempre più ricco, o ci passano solo per godersi qualche istante di pace, una pausa dal caos della città.
I più piccoli invece possono scoprire come si pianta un seme, seguire con curiosità la nascita di un germoglio, osservare quando si coglie un ortaggio o un frutto e poi mangiarlo, una volta tornati a casa: non è molto più interessante farlo direttamente, piuttosto che guardare solo delle immagini da un libro o in TV?
Medicina per l’anima
Il giardino condiviso Lea Garofalo è un’oasi di pace, un luogo speciale dove ci si può conoscere, scambiare idee, incontrarsi, affondare le mani nel terriccio insieme, discutendo di semi e varietà vegetali. Oppure solo per restare in religioso silenzio, con lo sguardo perso tra i nodosi rami di un albero.
Sembra quasi che i problemi quotidiani, i cattivi pensieri, le angosce, i malesseri spirituali svaniscono a contatto con la natura: una vera e propria medicina per l’anima!
In questa stagione, poi, è ancora più suggestivo: le foglie degli alberi assumono tonalità dorate, i fiori continuano a sbocciare ovunque grazie al clima ancora mite, sul melograno si intravedono i rossi frutti. E nell’orto spiccano i peperoncini, resistono le melanzane, mentre grappoli di pomodorini rossi e gialli si adagiano sul terreno, in attesa di farsi cogliere prima che arrivi il gelo: come non lasciarsi ispirare, da tanta poesia?