Autunno, inizia il balletto dei colori
Intanto osservi le fiamme che si muovono, ondeggiano, quasi ti ipnotizzano: una calda, confortante sensazione di benessere si diffonde nel tuo corpo e nella tua anima, ti senti in pace con te stessa e col mondo intero.
Se chiudi gli occhi riesci anche a immaginare una baita di montagna immersa nella foresta più fitta, dove la luce penetra attraverso i rami degli alberi in modo suggestivo: un pulviscolo di puntini luminosi visibili solo da una certa angolazione, che rendono i contorni delle cose sfumate, addolcite, impreziosite.
E poi le foglie, creatrici della magica tavolozza dell’autunno, strepitosi incendi di colori; rossastri, dorati, aranciati, bruno, vinaccia, tutti artisti che si cambiano il verde abito dei mesi appena passati. Sui rami degli alberi ecco che inizia il balletto che distende una tela variopinta su monti e vallate.
Un’atmosfera ovattata, un silenzio che in realtà cela suoni non udibili in nessun altro luogo: il crepitio di un ramo spezzato sotto i piedi di un passante, il verso di un gufo appollaiato sulla cima di un pino, il ticchettio del picchio sul tronco di un altissimo abete, lo sgocciolio dell’acqua rimasta imprigionata tra le foglie di una felce, lo scorrere di un ruscello giù a valle, il brontolio di un tuono in lontananza.
Sensazioni magiche
Se sei dotato di una fervida immaginazione, puoi perfino percepire l’avvolgersi di un ragno nella sua tela, il lieve frullare d’ali di una farfalla rinchiusa nel suo bozzolo, in attesa del risveglio la prossima primavera.
Un bicchiere di buon vino, castagne arrosto, profumo di resina e legna nell’aria, ricordi struggenti che attraversano la mente, il tramonto, il luccichio delle prime stelle, il buio della notte e la voce di Freddie Mercury in sottofondo: sensazioni magiche, in autunno, l’unica stagione che trasforma i nostri pensieri in stupefacenti, consolanti riflessioni.