Si riapre il caso “Anna Frank”: chi tradì, e perchè?

Si riapre il caso “Anna Frank”: chi tradì, e perchè?

Anna Frank, dopo l’invasione in Olanda, visse nascosta per due anni insieme alla sua famiglia (dal 1942 al 1944) ad Amsterdam, dopo le restrizioni imposte dai nazisti. In questo lungo periodo scrisse il celebre “Diario” e alcuni racconti, prima di essere deportata. Oltre settant’anni dopo la sua morte, l’Fbi riapre il fascicolo e si torna a indagare sul caso: saranno 20 gli specialisti incaricati di svelare il mistero della cattura di Anna, morta appena quindicenne a Bergen Belsen.

Da una pagina del diario di Anna Frank

Da una pagina del suo diario, scritta il 20 giugno 1942: “Venivano continuamente emanate leggi antisemitiche che limitavano gravemente la nostra libertà: “Gli ebrei devono portare la stella di David; gli ebrei devono consegnare le biciclette; gli ebrei non possono prendere il tram; gli ebrei non possono andare in auto, neanche di privati; gli ebrei possono fare la spesa solo tra le 15 e le 17; gli ebrei possono andare solo da parrucchieri ebrei; gli ebrei non possono uscire per strada dalle 20 alle 6 di mattina; gli ebrei non possono frequentare teatri, cinema e altri luoghi di divertimento”.

L’indagine svolta da un ex agente speciale

L’obiettivo è quello di scoprire finalmente la verità. Chi tradì la famiglia Frank? A guidare l’indagine ci sarà un ex agente speciale, Vincent Pankoke, partendo ovviamente dal diario scritto dalla ragazzina. L’ultimo brano lo scrisse il primo agosto del 1944. Tre giorni più tardi, il 4 agosto, la Gestapo fece irruzione nell’alloggio segreto e l’intera famiglia fu deportata ad Auschiwitz. Di Anna Frank, oltre al diario celebre in tutto il mondo, resta anche un filmato che la ritrae mentre è affacciata alla finestra della sua casa, nel 1941, durante il passaggio di due sposi.

Il filmato

Del gruppo faranno parte detective, storici, criminologi, ma anche esperti informatici, psicologi e scienziati forensi. L’intento è quello di trovare la soluzione del mistero entro il 4 agosto 2019, in occasione del 75esimo anniversario della deportazione. La domanda che si legge sul sito del gruppo, fino a oggi senza risposta, è questa: “Finora non è stato chiarito cosa condusse all’arresto della famiglia frank, l’unica conclusione logica resta il tradimento. Ma da parte di chi, e per quale motivo?”

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