I luoghi misteriosi di Milano: il manicomio di Mombello

I luoghi misteriosi di Milano: il manicomio di Mombello

Luoghi misteriosi di Milano: il manicomio di Mombello
by Alex Torinesi

L’ultimo grande manicomio di Milano: il Mombello

Questo è uno dei luoghi più inquietanti che potrete visitare, se siete affascinati dal mistero. Atmosfere lugubri e brividi di paura compresi. Insomma, tutto il repertorio delle emozioni che si provano guardando un film horror, sono garantite se andate a visitare l’ex istituto Antonini – in via Monte Grappa a Limbiate – meglio conosciuto come “Il Manicomio di Mombello“.

Per terra vetri in frantumi e cocci, sporcizia di ogni genere, brandine arrugginite, materassi sventrati, sanitari in pezzi, armadi sfondati e scale ricoperte da detriti. Ma anche ciabatte, lastre datate anni ‘70, cartelle cliniche e registri sparsi dappertutto sui pavimenti. Le stanze sono diventate rifugio per i clochard in cerca di un tetto, pur se traballante, sotto il quale dormire.

L’ultimo grande manicomio di Milano oggi è un complesso abbandonato da lungo tempo, invaso dalla vegetazione cresciuta incontrollata, immerso nel bosco di una magnifica villa d’epoca: all’interno, un’atmosfera spaventosa e irreale accoglie i coraggiosi che vi si addentrano.

Era il 1863 quando il Comune di Milano decise di trasferire i pazienti della “Senavra” (il manicomio cittadino) all’interno dell’enorme Villa di Mombello. Ben presto la struttura ed i suoi padiglioni assunsero un aspetto spaventoso e una fama sinistra, un mondo che testimoniava gli orrori psichiatrici, le sofferenze indicibili a cui migliaia di pazienti vennero sottoposti fino al 1978, quando fu chiuso.

Ora è un luogo totalmente abbandonato, lugubre ed immerso in un silenzio quasi spettrale. Meta di tossicodipendenti, senzatetto, writers, ed amanti del macabro e dell’occulto. L’atmosfera è talmente opprimente e inquietante che, quando finalmente ne uscirete, vi sembrerà una vera liberazione tornare nel mondo esterno.

Le origini del complesso risalgono al XVI secolo

L’ex Manicomio era situato all’interno di Villa Pusterla-Crivelli, la cui origine pare risalga addirittura al XVI secolo. Esteso per circa quaranta mila metri quadri nel verde di Limbiate, interamente circondato da un muro alto due metri, fu per lungo tempo dimora estiva di una ricchissima famiglia milanese, i Carcano.

Una villa lussuosa (di oltre 40mila metri quadrati) che nei secoli ospitò personaggi come il Re delle Due Sicilie e Ferdinando IV di Borbone, oltre a essere trasformata in quartier generale durante tutta la campagna d’Italia da Napoleone Bonaparte. Costruita nel 1872, i lunghi corridoi e le stanze della struttura hanno ospitato anche Benito Albino, il figlio illegittimo di Mussolini, che morì internato nel 1942.

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