Dai vaccini alla penicillina
1 – La pastorizzazione, 1864: uno dei metodi principali che ci consente di mangiare diversi cibi in modo completamente sicuro. Il nome deriva da Louis Pasteur, il chimico francese che scoprì (1860) il metodo utile per la conservazione degli alimenti. Se questo semplice processo non fosse mai stato inventato – basato sul portare gli alimenti (il latte ad esempio) ad una temperatura abbastanza alta da disinfettarlo – potremmo ancora morire di malattie causate da alimenti avariati: un’invenzione geniale, che tutti oggi diamo per scontata.
2- La penicillina, 1929: i medici sono tutti d’accordo nel considerarla la scoperta più importante della storia, per quanto riguarda la salute. Se non ci fosse (seguita poi dagli altri antibiotici) moriremmo ancora di malattie che oggi consideriamo banali. Fleming, il suo inventore (premio Nobel per la medicina nel 1945) avvertì però di non abusarne: noi invece lo abbiamo fatto, rischiando la resistenza batterica.
3 – I vaccini, una delle invenzioni più straordinarie, 1796. Li dobbiamo a Edward Jenner, naturalista e medico britannico. Considerato il padre dell’immunizzazione, è noto per l’introduzione del vaccino contro il vaiolo. Gran parte delle malattie infettive mortali, come ad esempio la poliomielite, infatti sono state debellate grazie ai vaccini; eppure, oggi moltissime persone li rifiutano con motivazioni davvero assurde, mettendo in gravissimo pericolo la vita dei bambini.
Debellate gran parte delle malattie infettive mortali
“Il suo lavoro è stato il primo tentativo scientifico di controllare una malattia infettiva mediante vaccinazione; la scoperta fu talmente importante che in Inghilterra, a partire dal 1840, la vaccinazione divenne obbligatoria per tutti. (Wikipedia).