Pianta della Miseria e credenze popolari: porta sfortuna o no?

Pianta della Miseria e credenze popolari: porta sfortuna o no?

La Tradescantia, chiamata anche con il curioso nome di “pianta della miseria” perchè sopravvive a ogni avversità, arrivò in Europa intorno al 1600. Originaria dell’America Latina, il nome ricorda i naturalisti inglesi Tradescant, John il giovane e John il vecchio. All’inizio venne utilizzata per abbellire i giardini inglesi ma, siccome cresceva anche tra i campi coltivati come erba infestante ed era difficile debellarla, in seguito fu considerata “maligna” e quindi porta sfortuna.

Pianta della Miseria e sfortuna: curiosità e credenze popolari
Pianta della Miseria e sfortuna: curiosità e credenze popolari

Pianta della miseria: caratteristiche e consigli

La Tradescantia (Tradescantia fluminensis) è tra le piante più forti in natura: resiste alla siccità e all’accesso di umidità, alla troppa ombra o troppo sole, al caldo più feroce, alla mancanza di concime e di cure. Con le sue foglie eleganti e variegate (color verde brillante con fiori blu, ma anche porpora con fiori viola) arreda ogni tipo di ambiente, interno ed esterno.

Può essere coltivata con grande successo in vasi alti e stretti, in modo da formare una splendida nuvola di verde ricadente, su treppiedi casalinghi o pilastrini davanti all’ingresso, o in vasi pensili su mensole e scaffali. E’ una pianta piuttosto rustica ma non ama il freddo, in compenso sopporta molto bene le alte temperature. Con l’arrivo della bella stagione ha bisogno di essere bagnata di frequente, per mantenere sempre umido il terriccio, in inverno invece diminuire le irrigazioni e farlo asciugare tra una e l’altra.

Le credenze popolari

La pianta della miseria, visto che il nostro clima è molto diverso rispetto a quello latinoamericano, cresce più lentamente. Nelle zone in cui invece è ideale, come ad esempio la Sardegna, la Tradescantia trova il suo ambiente e cresce rigogliosa (anche se non si possiede il classico “pollice verde”). Nell’Isola è molto radicata la convinzione che porti sfortuna, tuttavia la si può trovare in tutte le sue bellissime varietà su moltissimi balconi, terrazzi e giardini.

Se da un lato si crede infatti che porti jella, dall’altro la credenza popolare afferma che basta tenerla all’esterno della casa per scongiurare la malasorte. Sempre secondo le antiche credenze, non bisogna mai regalarla alle persone a cui si vuole bene, così come non si deve prenderne nemmeno un pezzetto senza il consenso del proprietario. Rispettando queste semplici regole, invece, si può coltivare tranquillamente e godere della sua bellezza, certi che la sfortuna non entrerà mai in casa propria.

Miseria e ricchezza, due bellissime piante

Un’altra corrente di pensiero, in realtà, crede che la Tradescandia viola sia molto propizia a chi la coltiva, sia fuori che dentro casa. Infatti viene chiamata “Pianta della Ricchezza”. A chi è particolarmente superstizioso, però, si consiglia vivamente di non portare all’interno nemmeno questa per evitare rischi.

Chi invece ama il verde in ogni sua sfumatura e non crede alle dicerie, può tranquillamente riempire la sua abitazione di Miseria e di Ricchezza, piante facili da coltivare, resistenti, con la struttura ricadente (se coltivante in cestini pensili, l’effetto è davvero straordinario). Riempiranno di colore e allegria sia gli ambienti domestici che gli esterni, con i loro delicati fiorellini a due petali.

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