Ospedale Sacco di Milano: una notte al pronto soccorso

Ospedale Sacco di Milano: una notte al pronto soccorso

Diversi senzatetto, ormai all’ultimo stadio dell’alcolismo, arrivano all’ Ospedale Sacco con la scusa di un dolore inesistente, o un malore improvviso. In realtà, sperano di dormire finalmente una notte su un comodo lettino, con tanto di coperte e lenzuola, invece che sul marciapiede. Ma va bene anche una sedia, pur di ripararsi dal freddo notturno almeno per qualche ora.

Ospedale Sacco di Milano: una notte al pronto soccorso
Ospedale Sacco di Milano: una notte al pronto soccorso

Ospedale Sacco: al pronto soccorso

Un uomo è seduto su una carrozzina, un disabile: ha la faccia scura, arrabbiata, risponde alle domande del medico di turno in modo sgarbato, poi resta in attesa in un angolo immerso nei suoi pensieri più cupi. E’ solo, non ci sono parenti intorno a lui.

E poi ci sono gli anziani: visi scarni, ragnatele di rughe, espressioni smarrite e ossa quasi cigolanti consumate dalla vita: alcuni sorridono, fanno un cenno per attirare l’ attenzione perchè hanno sempre da raccontare qualche bella storia, vissuta tanto tempo fa, o forse solo immaginata; altri invece t’implorano con i loro occhi bui, ormai quasi spenti dalla demenza senile.

Un signore elegante e abbronzato è seduto in sala d’attesa, accanto a sua moglie: trattiene una smorfia di dolore, osserva ogni due minuti il suo piede gonfio e lo sfiora, mentre sul viso gli si dipinge un’espressione piuttosto perplessa; quindi,  immerge di nuovo lo sguardo nel modernissimo cellulare che ha in una mano, in attesa del suo turno.

Pazienti in attesa di cure in ospedale

L’ infermiere – giovanissimo, ma dal viso attento e vigile – si informa sui sintomi di ognuno, procede coi prelievi, misura la pressione, sorride a tutti; è calmo, conforta, rassicura, e si lascia sfuggire di tanto in tanto una battuta spiritosa per smorzare la tensione.

Infarti in corso, coliche renali, dolori lancinanti, incidenti stradali, contusioni, sangue, sirene delle ambulanze e lampeggianti della polizia; codici rossi, verdi, gialli, bianchi: questi sono i pazienti in attesa di cure al pronto soccorso dell’ospedale “Sacco”, in una notte di fine estate a Milano.

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