Il mercatino di Brera e Cà dell’Oreggia: da non perdere a Milano

Il mercatino di Brera e Cà dell’Oreggia: da non perdere a Milano

In una città come Milano, tutto è da scoprire e vivere: concerti, percorsi teatrali, eventi gastronomici, monumenti, i nuovi quartieri sorti di recente oppure quelli antichi come Brera, dai viottoli lastricati ricchi di un fascino che non tramonta mai. Anche i mercatini abbondano a milano, e ce ne sono tanti in cui addentrarsi alla ricerca di oggetti che raccontano la storia di questa città; per esempio come quello che si tiene ogni terza domenica del mese in Brera.Il mercatino di Brera e Cà dell'Oreggia: da non perdere a Milano

Un mercatino da non perdere in Brera

Il mercatino (nato nel 1981) è previsto ogni terza domenica del mese, a esclusione di agosto. In via Formentini, Madonnina e Fiori Chiari oltre 50 espositori di diverso tipo sono proposti da restauratori, rigattieri e piccoli antiquari: porcellane, stampe, quadri, oggetti antichi e di modernariato, orologi, gioielli e bigiotteria; c’è da sbizzarrirsi parecchio, per gli appassionati.

Chi invece preferisce visitare i luoghi più curiosi che nasconde il capoluogo lombardo, dovrebbe aspettare l’autunno: è in questa stagione, quando le sue strade si dipingono di rosso, giallo e marrone, che si possono apprezzare maggiormente.

Non fa troppo freddo, nè troppo caldo, dunque nulla può distogliere l’attenzione dalla scoperta di un magnifico palazzo, ricco di fregi, che racconta la storia di questa città. In autunno Milano assume un aspetto suggestivo, quasi magico, e rivela tutti i suoi segreti non solo ai turisti che la vedono per la prima volta, ma anche a chi ci vive da sempre.

Cà dell’Oreggia in via Serbelloni

Come la bella costruzione in stile liberty, chiamata dai milanesi “Cà dell’oreggia” (casa dell’orecchio, in dialetto meneghino) progettata dall’artista Aldo Andreani. Il nome deriva dal grande orecchio in bronzo, un’imitazione perfetta con tanto di padiglione auricolare, situata accanto al portone d’ingresso del palazzo, in via Serbelloni 10. Scolpito da Adolfo Wildt negli anni 30 fu concepito come citofono, uno dei primi.

Secondo una bellissima  leggenda, se viene bisbigliato un desiderio dentro il grande orecchio questo poi si avvera: non vale dunque la pena di fare una passeggiata fino a “Cà dell’Oreggia” per verificare? Potete arrivarci prendendo la metrò rossa, fermata Palestro; da lì, in pochi passi raggiungerete via Serbelloni. Una volta giunti a destinazione, sussurrate il vostro desiderio e incrociate le dita: magari potrebbe, perchè no, anche avverarsi!

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