Le nettarine: uno tra i frutti più buoni dell’estate
Il mistero è stato svelato da un gruppo di ricercatori del Parco Tecnologico Padano di Lodi, del CRA di Roma e dell’Università Statale di Milano, identificando il responsabile: la colpa sarebbe del PpeMYB25, un gene che controlla la formazione dei tricomi sul frutto (le strutture filiformi che creano la peluria nei vegetali). Lo studio è stato anche pubblicato sulla rivista Plos One.
“Questa differenza – hanno spiegato i ricercatori – era dovuta alla presenza nelle nettarine, all’interno di questo gene, di un frammento di Dna che distrugge la sua funzionalità. Grazie a questa scoperta potremo ora selezionare, a uno stadio molto precoce, le piante di pesco senza mai perdere di vista il carattere nettarina, rendendo più efficiente il processo di selezione varietale”.
L’Italia è il secondo produttore mondiale dopo la Cina, con 1,3 milioni di tonnellate di nettarine raccolte ogni anno, dunque è una scoperta con importanti ricadute. Fino a poco tempo fa era molto difficile riconoscere un albero di nettarine da uno di pesche, infatti bisognava attendere che fruttificasse (circa 2-3 anni), oppure conoscere la storia della pianta. Oggi invece è molto più semplice: basterà leggere il suo Dna.
Indice di sazietà alto e poche calorie
Questi frutti deliziosi sono molto apprezzati in estate, non solo per le proprietà che contengono, ma anche per la consistenza soda e la buccia priva di peluria. In Italia vengono coltivate specialmente in Emilia Romagna e Campania: è da queste due regioni, infatti, che proviene il 70% delle nettarine prodotte nel nostro paese.
Come per le pesche a buccia vellutata si distinguono anche dal colore della polpa, che può essere gialla oppure bianca. Ma qual è la differenza, per noi consumatori, tra nettarine a pasta bianca e a pasta gialla? Le prime, rispetto alle altre, contengono meno carotenoidi. Quindi, pur mantenendo gli altri nutrienti benefici e una buona quantità di vitamina C, sono più leggere e adatte a chi ha problemi di fegato o di digestione. Hanno un indice di sazietà piuttosto alto e un apporto calorico molto basso (30 calorie per 100 g), perfette per uno spuntino o per concludere un pasto leggero.
Come gustarle?
Quando si acquistano le nettarine, ma anche altre varietà di pesche fresche, devono essere scelte in base alla mancanza di parti molli al tatto, grinze e ammaccature, oltre che dall’odore. Mai conservarle in frigo: i frutti perderebbero sapore e profumo! Meglio riporle in un sacchetto di carta (quelli per il pane ad esempio), ricordando che si devono consumare al più presto. Se invece sono troppo acerbe, mettetele accanto a delle mele: in questo modo, il processo di maturazione sarà più breve!