Il futuro sulla Terra: l’umanità destinata a estinguersi?

Il futuro sulla Terra: l’umanità destinata a estinguersi?

Nel primo episodio del film di Robert Zemekis, “Ritorno al Futuro”, che risale al 1985, il personaggio di Marty McFly era impersonato dall’allora giovanissimo Michael J. Fox. Prodotto da Steven Spielberg, ebbe un successo strepitoso e sbancò i botteghini di tutto il mondo: da allora, la pellicola è entrata nell’immaginario collettivo di varie generazioni.

Il futuro sulla Terra: l'umanità destinata a estinguersi?
Il futuro sulla Terra: l’umanità destinata a estinguersi?

Il futuro secondo Robert Zemeckis

Facciamo un breve riassunto, nel caso qualcuno non ricordasse la trama: il 17enne Marty vive insieme alla sua famiglia, un pò grigia, noiosa e problematica. Il suo amico “pazzo,” ovvero l’eccentrico inventore Emmett “Doc” Brown (interpretato da Christopher Lloyd) costruisce la macchina del tempo con la mitica DeLorean. A bordo del veicolo il ragazzo viaggia prima negli anni 50, quando i genitori erano due adolescenti in procinto di innamorarsi, e poi nel futuro. La scena finale del primo film (poi diventato una saga con altri due episodi) sceglie come data il 21 ottobre 2015, per lo sbarco di Marty nel futuro.

Sono ormai passati 34 anni, ma è davvero interessante come il regista abbia immaginato il mondo del futuro con skateboard e taxi volanti, insieme a strani (ma divertenti) gadget mai realizzati. Sono stati però superati da altri ancora più incredibili, che nel 1985 non potevamo nemmeno lontanamente immaginare.

Oggi quel mondo descritto nel film forse appare un pò esagerato, ma molte cose sono comunque cambiate. La tecnologia ha fatto passi da gigante, rendendoci la vita più comoda, ma non tutto è positivo: ambiente, clima, immigrazione di massa, catastrofi naturali ci fanno pensare a un futuro sulla Terra decisamente preoccupante. A giudicare da ciò che pensano alcuni scienziati, infatti, il nostro pianeta e la nostra vita cambierà radicalmente nei prossimi millenni.

La nostra vita nei prossimi millenni cambierà radicalmente

Ovviamente le previsioni vanno prese per quello che sono: modelli, ipotesi, analisi che non parlano di certezze assolute ma solo di probabilità.

Iniziamo dai cambiamenti climatici. Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change, è probabile che entro il 2050 le temperature saliranno di oltre due gradi. Entro la fine del secolo, invece, saranno più di quattro. Questo significa che il mondo sarà in gran parte sommerso d’acqua: gli oceani infatti potrebbero innalzarsi fino a un metro entro il 2100, fino a far scomparire zone costiere molto popolose. Inoltre le ondate di calore e gli eventi meteo più estremi aumenteranno; al contempo le precipitazioni diminuiranno nelle aree più secche.

Gli effetti saranno devastanti per gli ecosistemi più fragili e per l’agricoltura, mentre in molte zone del nostro paese potrebbero espandersi le aree desertiche. L’acidificazione degli oceani, peggiorata dalla continua produzione di anidride carbonica, renderà i mari molto meno ospitali per i pesci, che diventeranno sempre più rari sulle nostre tavole. Questo, secondo la scienza, avverrà nell’arco del prossimo secolo. Ma cosa dobbiamo aspettarci, ancora più in là?

Le prospettive sono catastrofiche

Secondo uno studio pubblicato su “Nature Climate Change”, in cui gli esperti hanno provato a immaginare i cambiamenti climatici nei prossimi 10mila anni, le prospettive non sono rosee. Gli effetti dell’anidride carbonica che produciamo oggi si sentiranno per lungo tempo, quindi tutto dipenderà da quello che faremo nei prossimi anni. Lo scenario peggiore? Potenzialmente devastanti per la nostra razza.

Gli scienziati infatti prevedono sette gradi di aumento, forse di più, per le temperature medie. Questo provocherebbero lo scioglimento del ghiaccio dei poli, con conseguente innalzamento delle acque fino a 52 metri. Ma anche nel caso dovessimo riuscire a frenare i danni, il nostro pianeta con soli due gradi in più sarà trasformato radicalmente. L’innalzamento degli oceani, infatti, potrebbe comunque arrivare intorno ai 25 metri.

L’asteroide 1950 DA

Il futuro sulla Terra: l'umanità destinata a estinguersi?
Il futuro sulla Terra: l’umanità destinata a estinguersi?

Per quanto riguarda lo spazio, spingendoci sulla soglia del terzo millennio, un’altra grande incognita ci attende: un enorme pezzo di roccia (circa un km di diametro), l’asteroide 1950 DA potrebbe colpire la Terra. Giorno previsto, 16 marzo 2880. Nel caso l’asteroide dovesse impattare con il nostro pianeta (una possibilità su 300) l’effetto sarebbe paragonabile a quello causato da un milione di bombe atomiche. Per fare un esempio, un’area delle dimensioni della Francia sarebbe rasa al suolo, mentre il clima subirebbe cambiamenti radicali. Insomma, potremmo anche fare la fine dei dinosauri.

Nel caso dovessimo sopravvivere alla catastrofe, nei millenni seguenti ci aspettano altre “sorpresine” sgradevoli. Una nuova era glaciale, magari, anche se su questo gli esperti non hanno le idee ben chiare: alcuni sono convinti che possa accadere tra qualche millennio, altri invece molti di più, almeno 50mila anni.

Ma non finisce qui: Antares, la stella più luminosa della costellazione dello scorpione, tra 10mila anni potrebbe trasformarsi in una brillante supernova. L’effetto, secondo gli scienziati, sarà tale da renderla visibile in pieno giorno. Infine, la processione degli equinozi (tra circa 13mila anni) invertirà le stagioni sui due emisferi. Vega sostituirà Polaris, la stella del Nord. Le giornate, con una discrepanza di un secondo, tra 50mila anni cambieranno a causa della rotazione terrestre rallentata.

In futuro la razza umana è destinata a estinguersi?

Insomma, le probabilità di estinguerci sono alte. Non lo aveva forse detto anche Stephen Hawking, uno degli uomini più intelligenti del pianeta, che con il passare del tempo il rischio di una catastrofe sulla Terra aumenta? Secondo il noto scienziato, infatti, nei prossimi mille o 10mila anni un evento catastrofico diventa quasi una certezza.

Nel prossimo secolo, infatti, l’umanità dovrà sopravvivere alle conseguenze del riscaldamento globale, alle epidemie e alla sovrappopolazione che ne seguiranno. E, anche qualora ce la facesse, c’è sempre la probabilità non così remota che un asteroide precipiti sulla Terra, sconvolgendola e decretando la nostra estinzione.”

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