Dopo gli anta: le 5 cose più importanti da evitare

Dopo gli anta: le 5 cose più importanti da evitare

Nulla dovrebbe essere vietato per quanto riguarda certe cose, è vero, ma alcune si dovrebbero proprio evitare a una certa età. Questo è ciò che emerge, secondo una recente indagine, su come sono viste dagli inglesi le donne dopo gli anta e le loro abitudini. Un esempio? Passati i 45 anni, dovrebbero tagliare i lunghi capelli a cui troppe sono molto affezionate, che sottolineano la loro non più verde età invece di ringiovanirle. Dai 47 in poi, inoltre, meglio se lasciano i jeans skinny nel loro armadio. Di seguito, i risultati del curioso sondaggio.

Dopo gli 'anta' certe cose si dovrebbero evitare: le 5 più importanti
Dopo gli ‘anta’ certe cose si dovrebbero evitare: le 5 più importanti

Cosa evitare dopo i fatidici anta?

  • 1) I tatuaggi, non siamo tutte come Hellen Mirren: la famosa attrice, infatti, ha dichiarato di amare sempre più i tatuaggi. Forse perchè ha una bellissima pelle ed è dotata di grande intraprendenza;
  • 2) I selfie. Non pubblichiamo selfie a raffica sui profili social, come fa Kim Kardashian: l’effetto è pessimo;
  • 3) Il ballo. Dopo i 44 anni meglio evitare, anche se resta tra sistemi i più efficaci per dimenticare lo scorrere del tempo: troppo faticoso. Tra i tanti cambiamenti da fare dopo questa età, dunque, meglio scegliersi un hobby meno impegnativo e più ‘leggero’;
  • 4) Partecipare ai festival musicali dopo i 45 anni. Ovviamente ci vuole il ‘physique du rôle’, per scatenarsi insieme a degli sconosciuti; a ben rifletterci, però, se pensiamo ad alcuni miti del rock come Bruce Springsteen e i Rolling Stones, che continuano a calcare le scene senza alcuna (apparente) fatica, forse questa è una regoletta che si può tranquillamente infrangere;
  • 5) Dopo gli anta, cercare di capire la tecnologia moderna in modo spontaneo e veloce. È inutile negarlo: una 45enne, che gli piaccia o no, non riuscirà mai a imparare – con la naturalezza e la velocità di un “nativo digitale” – i nuovi trucchetti tecnologici. Loro sono cresciuti insieme all’aumento vertiginoso di infinite novità in questo campo; dunque, meglio arrendersi di fronte ai propri limiti, che non significa affatto rinunciare ma accontentarsi di utilizzare in modo semplice pc, ipod, smartphone e altri “giocattoli” del genere.

Cinque consigli da tenere in debita considerazione.

La cosa migliore, se possibile, resta quella di mantenere il giusto equilibrio tra ciò che ci rende ridicoli e quel che invece ci gratifica: ad esempio, se l’idea di farci fare un grazioso tatuaggio sulla caviglia – magari una coccinella o un timido fiorellino – a 70 e più anni, perchè no?

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