Il vuoto ci spaventa
Basterebbe così poco, invece, per cambiare la nostra vita: uscire più spesso, per esempio, coltivare i nostri interessi con maggior cura, fare dei figli se non ne abbiamo, licenziarci da un impiego frustrante e accettare i rischi di un lavoro insicuro, magari inventandoci qualcosa di nuovo.
Oppure, perchè no, partire per una località lontanissima in cerca di emozioni e fortuna, rompere un legame che ci limita e spegne sempre più: in poche parole, coltivare finalmente i nostri sogni. Quelli che abbiamo tradito per lungo tempo.
Potremmo buttarci, tentare, rischiare, ma abbiamo paura del vuoto; e così, rimandando di continuo, fantasticando sui “se” e sui “forse”, ci trasciniamo eternamente insoddisfatti. Pieni di malessere e risentimento verso noi stessi, che spesso riversiamo anche sugli altri: in particolare, su quelli che invece hanno osato.
I sogni vanno coltivati
A volte davvero non si è liberi, a prescindere dalla propria volontà. Spesso, però, siamo noi stessi a costringerci in gabbie buie e anguste per le mille paure e i pudori, la mancanza di fiducia nelle nostre capacità, o per una visione sbagliata di tutto quel che ci circonda.
Eppure, tutti meritiamo la possibilità di spiccare il volo, prima o poi; e quindi, è un gravissimo errore arrendersi: mantenendo l’ostinazione, la pazienza e la forza di fare continui tentativi, senza mai stancarsi, prima o poi le nostre “ali” funzioneranno. E potremo agguantare al volo, finalmente, i nostri sogni.