L’autista dei mezzi pubblici, a Milano: un vero eroe…

L’autista dei mezzi pubblici, a Milano: un vero eroe…

L'eroico autista dei mezzi pubblici, a Milano
L’eroico autista dei mezzi pubblici, a Milano

Scene piuttosto facili a vedersi, sui mezzi pubblici di Milano: una coppia di coniugi, entrambi di una certa età, aggrediscono l’autista della filovia (sulla quale mi trovavo anche io) con arroganza. Si agitano, alzano la voce, sostengono animatamente di avere il diritto di scendere, anche senza prima aver premuto il campanello per la prenotazione. Eppure, da sempre, in un angolo di fianco alla porta è scritto a chiare lettere: “Prenotare per tempo la fermata”.

L’autista dei mezzi pubblici a Milano, un vero eroe

Il giovane alla guida si difende, cerca di mantenere la calma di fronte a tanta aggressività e, con estrema educazione, fa notare che lui si deve attenere alle istruzioni date dall‘Azienda Trasporti Milanesi, (altrimenti nota come ATM).

A quel punto, un fiume di improperi offensivi è piovuto sul povero autista, che dev’essere abbastanza avvezzo a episodi simili e non ha risposto alle provocazioni, continuando (apparentemente impassibile) a svolgere il suo dovere. Loro avevano torto marcio e, per una frazione di secondo, avrei tanto voluto sottolinearlo; nel contempo ho ammirato il sangue freddo, l’estremo controllo e l’educazione di quel giovanissimo e paziente conducente.

Un mestiere stressante e pericoloso

Fare l’autista dei mezzi pubblici, a Milano, pochi se ne rendono conto, è un mestiere ad alto rischio di esaurimento nervoso: in alcune tratte e di notte (come quello percorso dalla 90, per esempio) è pure pericoloso. Ragazzi ed uomini maturi (negli ultimi tempi anche donne) sono al volante dei tram, filovie e pullman di Milano, che troppo spesso vengono dati per scontati; oppure, peggio ancora, aggrediti verbalmente e (a volte) fisicamente.

Alcune tratte, soprattutto di notte, non vengono coperte volentieri: quelle linee, per intenderci, che dopo le 21 (e non si tratta di razzismo, ma è un dato di fatto) trasportano soprattutto extracomunitari che ci bivaccano per ore.

Come i filobus 90 e 91, che percorre tutta la circonvallazione; o la 95, che porta a piazzale Lotto; e il bus 57 che arriva a Quarto Oggiaro. Anche gli italiani, raccontano gli autisti, comunque fanno la loro parte. Fosse per me, a questi autisti così eroici, gli darei un sostanzioso premio extra ogni fine mese.

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