Astrologi in antichità: il loro ruolo nelle epidemie del passato

Astrologi in antichità: il loro ruolo nelle epidemie del passato

In passato venivano consultati per fornire indicazioni sul clima, in modo da poter fronteggiare l’attacco di parassiti sulle piante (favorendo così un buon raccolto) sulle calamità naturali, sui possibili mutamenti politici, per stabilire i momenti più favorevoli alle azioni di guerra, per avviare un commercio, viaggiare, stipulare accordi e alleanze. Ma anche sull’andamento epidemiologico, per comprendere il tipo di decorso delle malattie stagionali, più o meno gravi. Gli astrologi in antichità, insomma, avevano il compito di rispondere a molteplici quesiti. Oggi invece, tutti cerchiamo risposte su internet.

Gli astrologi in antichità
Gli astrologi in antichità

Gli astrologi in antichità

Internet è pieno di informazioni che riguardano i confronti tra la vita durante il COVID-19 e la vita durante la peste bubbonica. I due hanno molte somiglianze, dalla diffusione della disinformazione e il monitoraggio dei dati sulla mortalità, fino alla domanda “quando finirà?” Ma ci sono, ovviamente, anche differenze cruciali. Oggi, quando si cercano informazioni sull’incidenza, la distribuzione e il probabile esito della pandemia, ci si rivolge a epidemiologi e modelli di malattie infettive. Durante la peste bubbonica, invece, le persone si sono rivolte agli astrologi.

Esplorare il ruolo svolto dagli astrologi nelle epidemie del passato ci ricorda che, sebbene l’astrologia sia stata poi “ridimensionata” a poco più che un passatempo, era parte integrante dello sviluppo della medicina e della salute pubblica. Prima della teoria dei germi, della rivoluzione scientifica e poi dell’Età dell’Illuminismo, era comune per i medici usare tecniche astrologiche nella loro pratica quotidiana.

Rispetto ai semplicistici oroscopi delle riviste odierne, l’astrologia premoderna era un campo complesso basato su calcoli astronomici dettagliati. Gli astrologi in antichità erano rispettate autorità sanitarie che ricevevano insegnamenti nelle migliori università di tutta Europa e venivano assunti per curare principi e duchi.

L’astrologia ha fornito ai medici una spiegazione naturalistica per l’inizio e il decorso della malattia. Credevano che i movimenti dei corpi celesti, in relazione tra loro e ai segni dello Zodiaco, governassero gli eventi sulla terra. Gli oroscopi hanno mappato i cieli, consentendo ai medici di trarre conclusioni sull’insorgenza, la gravità e la durata della malattia.

Autorità importanti per la salute della comunità

L’impatto dell’astrologia sulla storia della medicina può essere visto ancora oggi. Il termine “influenza” deriva dall’idea che la malattia respiratoria fosse un prodotto dell’influenza delle stelle. Gli astrologi erano visti come autorità importanti per la salute delle comunità e degli individui. Hanno offerto consigli sulla salute pubblica negli almanacchi annuali, che erano alcune delle pubblicazioni più lette nel mondo premoderno e fornivano ai lettori tabelle degli eventi astrologici per il prossimo anno, oltre a consigli su agricoltura, eventi politici e clima.

Le pubblicazioni erano anche importanti divulgatori di conoscenze mediche. Hanno spiegato i principi di base e suggerito i rimedi. Fecero pronostici sulla salute nazionale, usando l’astrologia per prevedere quando era probabile che si verificasse un afflusso di malattie veneree o peste. Queste previsioni sulla salute pubblica erano spesso basate sulla teoria astrologica delle congiunzioni. Secondo questa teoria, quando alcuni pianeti sembrano avvicinarsi l’un l’altro nel cielo dalla nostra prospettiva terrestre, è inevitabile che si verifichino grandi eventi socio-culturali.

La peste bubbonica causata da una congiunzione

Quando la peste bubbonica colpì la Francia nel 1348, il re chiese ai medici dell’Università di Parigi di spiegare le sue origini. La loro risposta fu che la malattia era stata causata dalla congiunzione di Saturno, Marte e Giove. I resoconti astrologici della peste rimasero popolari fino al XVII secolo. In quel periodo, l’astrologia fu sempre più attaccata come superstiziosa, quindi alcuni astrologi cercarono di impostare il loro campo su basi più scientifiche. Nel tentativo, l’ astrologo inglese John Gadbury ha prodotto uno dei primi studi epidemiologici sulla malattia.

In Deliverance Predicted di Londra (1655), Gadbury affermò che studiare eventi astrologici consentirebbe di prevedere il corso di un’epidemia. Raccolse i dati delle precedenti quattro grandi pestilenze londinesi (nel 1593, 1603, 1625 e 1636), perlustrando i tassi settimanali di morti e compilando una tabella che mostrava l’aumento e la riduzione della peste. Ha poi utilizzato le tabelle planetarie per individuare le posizioni dei pianeti durante le epidemie, confrontarle e cercare correlazioni.

Gadbury la trovò tra l’intensità della peste e le posizioni di Marte e Venere. Le morti per peste aumentarono bruscamente nel luglio 1593, momento in cui Marte si era spostato in una posizione astrologicamente significativa. Sono poi diminuite a settembre, quando la posizione di Venere è diventata più significativa. Gadbury concluse che il movimento del “focoso pianeta Marte” era l’origine della pestilenza e la “causa della sua furia”, mentre l’influenza della Venere “amica” ha contribuito a ridurla.

Gli studi astrologici di Gadbury

Gadbury ha quindi applicato le sue scoperte alla pestilenza che affliggeva Londra in quel momento. Riuscì a correlare gli inizi della peste alla fine del 1664 e la sua crescente intensità nel giugno 1665 con i recenti eventi astrologici. Ha predetto che l’imminente movimento di Venere in agosto avrebbe visto un calo delle morti di peste. Quindi il movimento di Marte a settembre renderebbe la peste più mortale, ma i movimenti di Venere in ottobre, novembre e dicembre fermerebbero il tasso di mortalità.

Sfortunatamente per Gadbury, le morti sono aumentate notevolmente in agosto. Tuttavia, aveva ragione nel prevedere un picco a settembre seguito da un forte calo alla fine dell’anno. Se avesse tenuto conto anche di altri correlati – come ad esempio l’arrivo dell’inverno – il suo studio avrebbe potuto essere accolto molto più favorevolmente.

L’importante ruolo degli astrologi in antichità

Il consiglio medico nel libro di Gadbury di certo non regge oggi. Ha sostenuto che la peste non era contagiosa e che l’isolamento a casa ha causato solo più morti. Tuttavia il suo tentativo di trovare correlazioni con i tassi di mortalità fluttuanti offre un primo esempio di ciò che oggi chiamiamo epidemiologia.

Anche se possiamo screditare i presupposti astrologici di Gadbury, esempi come questo illustrano l’importante ruolo svolto dall‘astrologia nella storia della medicina, aprendo la strada a spiegazioni naturalistiche delle malattie infettive.

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