Santa Rosa Da Lima, patrona del Perù e protettrice dei giardinieri

Santa Rosa Da Lima, patrona del Perù e protettrice dei giardinieri

Santa Rosa Da Lima, nacque il 20 aprile 1586 all’ospedale Espiritu Santo di Lima da Gaspar Flores, spagnolo, e María de Oliva di origine indiana. Patrona del Perù e invocata come protettrice di fiorai e giardinieri, contro i litigi familiari e le eruzioni vulcaniche. Sebbene battezzata Isabella nella parrocchia di San Sebastiano a Lima, fin dalla prima infanzia fu chiamata Rosa per il suo bell’aspetto e le sue guance rosee.

Santa Rosa Da Lima, patrona del Perù e protettrice dei giardinieri
Santa Rosa Da Lima, patrona del Perù e protettrice dei giardinieri

Santa Rosa da Lima; la storia

La famiglia, padre, madre e 13 bambini, era estremamente povera. Santa Rosa trascorse gran parte della sua infanzia in una piccola città mineraria chiamata Quives, un luogo indigente situato a circa 70 km (45 miglia) a nord-est di Lima, dove suo padre Gaspar lavorava come amministratore della miniera.

Già da bambina Rosa era posseduta dalla venerazione di ogni aspetto della religione e passava ore a fissare un’immagine della Madonna con il Bambino. Nel 1598 Rosa ricevette il sacramento della Cresima dall’arcivescovo di Lima, Toribio de Mongrovejo.

Essendo diventata una giovane donna estremamente attraente, i suoi genitori speravano che Rosa si sposasse bene e potesse così contribuire al mantenimento della sua famiglia in difficoltà. Ma Rosa rifiutò categoricamente di sposarsi e visse invece una vita religiosa seguendo l’esempio di Santa Catalina de Siena. Si dedicò a una esistenza fatta di automortificazione e solitudine, praticando forme estreme di osservanza religiosa nonostante le obiezioni della famiglia.

Dopo essere tornati a Lima, Rosa digiunò estremamente e poi divenne vegetariana. Poiché non le piaceva il suo aspetto e l’attenzione che le procurava, Rosa mortificò la sua carne con un lavoro estremamente duro e si tagliò i capelli corti. Ma giunse anche a mutilare la pelle del viso e del corpo con lisciva, lime e pepe e indossava una corona di spine. Con questo estremo autotormento e autocrudeltà, voleva focalizzare l’attenzione lontano dalla sua bellezza verso Dio.

L’Ordine Domenicano

Nel 1605 Rosa fece domanda per entrare nel monastero di Santa Clara, ma era troppo povera per pagare la dote richiesta. Così, continuò a vivere da sola in assoluta devozione a Dio e si trasferì dalla casa della sua famiglia in un piccolo capannone che lei stessa costruì sulla loro proprietà.

Rosa riempiva le sue giornate pregando, lavorando duro, torturandosi e sostenendo e prendendosi cura dei bambini senza casa, dei malati e dei poveri della sua comunità. Offriva fiori coltivati ​​nel suo giardino al mercato locale e vendeva pregiati ricami e squisiti ricami, che faceva a mano di notte, per sostenere la sua famiglia e finanziare le sue opere di beneficenza.

All’età di 20 anni attirò l’attenzione dell’Ordine Domenicano e poté entrare gratuitamente nel Terz’Ordine. Da allora in poi raddoppiò la severità e la varietà delle sue penitenze. Rosa continuò con le sue pratiche religiose estreme e smise di mangiare cibo normale.

Sopravviveva nutrendosi di pane e acqua, aggiungendo solo talvolta erbe fresche coltivate nel suo minuscolo orto e succhi di piante naturali. Rosa ora indossava costantemente una corona di punte di metallo nascosta da rose e una catena di ferro intorno alla vita.

La morte di Santa Rosa da Lima

Dopo oltre 14 anni di sofferenze e castighi autoimposti, Rosa pagò il suo prezzo e morì il 24 agosto 1617, all’età di soli 31 anni. Il suo funerale non ebbe luogo prima di due giorni poiché le persone facevano la fila per rendere l’ultimo saluto.

Già allora Rosa era venerata a tal punto che ai suoi funerali parteciparono anche il viceré, l’arcivescovo, i rappresentanti di tutte le confraternite religiose e molte autorità pubbliche di Lima. Fu sepolta per la prima volta nel cimitero del convento domenicano. Successivamente i resti di Santa Rosa furono spostati e sepolti in una cappella presso la Chiesa di Santo Domingo accanto ai suoi amici San Martin de Porres, un uomo di razza mista nato in Perù, e Alonso Abad.

Nel 1667 papa Clemente IX beatificava Santa Rosa; 4 anni dopo Papa Clemente la canonizzò come prima Santa del Nuovo Mondo designandole il 30 agosto. Ancora oggi (da qualche anno spostato al 23 agosto) questo giorno è festivo in Perù (e in molti altri paesi dell’America Latina) in onore della devota e altruista patrona.

I festeggiamenti in onore di Santa Rosa sono più entusiastici a Lima, dove si svolge una grande processione dalla Chiesa e Convento di Santo Domingo alla Cattedrale di Lima in Plaza de Armas. Molti fedeli visitano soprattutto in questo giorno anche la Chiesa e il Santuario a Lei dedicato.

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