Le notizie positive esistono, andiamo a scoprirle!

Le notizie positive esistono, andiamo a scoprirle!

Ci siamo mai chiesti perché nei telegiornali, e soprattutto sui social, le notizie positive sono “soffocate” da quelle negative? Moltissime, soprattutto negli ultimi tempi, arrivano a sorpassare i limiti del rispetto e della decenza tanto sono messe in risalto nei loro particolari più morbosi, sanguinosi o scandalistici. Cerchiamo di approfondire questo fenomeno.

Le notizie positive esistono, andiamo a scoprirle!
Le notizie positive esistono, andiamo a scoprirle!

Cronaca nera più approfondita, notizie positive poco in risalto

Le prime notizie date nei telegiornali sono al 90% catastrofiche e riguardano rapine, omicidi, attentati, cataclismi naturali, incidenti e vicende di vario genere in cui soprattutto il sesso, nei suoi particolari più scabrosi, è in primo piano. Se ci facciamo caso, le notizie positive vengono date in modo veloce e sintetico, mentre quelle di cronaca nera sono approfondite nei minimi particolari. Una tendenza in costante aumento.

La domanda è: perchè le televisioni pubbliche e private si intestardiscono, quasi in modo perverso, a martellare di continuo gli ascoltatori con notizie negative, dolorose, devastanti? Dunque, dobbiamo credere che il mondo è fatto solo di questo? Qui non si tratta di nascondere ciò che succede, ma una cosa è approfondire nei minimi particolari una strage o una vicenda sanguinosa, un’altra è “sapere”.

Ha un senso logico soffermarsi su una notizia di cronaca nera, puntando l’attenzione sui particolari più truculenti e opprimendo la mente di chi ascolta, quando basterebbe darla in modo semplice e in pochi minuti? Che cosa ci guadagnano le TV? Ebbene, ci guadagnano ASCOLTI, dunque business; e dove c’è business ci sono tantissimi soldi.

La TV dà alla gente ciò che vuole

Quel che dovremmo chiederci è: dal punto di vista etico, è giusto angosciare gli ascoltatori con tali notizie, pur di avere maggiori guadagni? Qualcuno potrebbe obiettare che se vengono date così spesso, e “costruite” in modo da suscitare una grande attenzione, vuol dire che tantissimi le ascoltano, anzi, le cercano ossessivamente. Quindi, la TV dà alla gente ciò che vuole.

Si può definire perversione il voler ascoltare un fatto di sangue nei minimi particolari, oppure si tratta di semplice curiosita? L’essere umano è curioso per natura, nessuno escluso, e quando sente una notizia delittuosa vuole approfondire, indagare fino alla fine; e poco importa se, pur di sapere, si imbatte in immagini violente, dettagli morbosi, sangue e depravazione.

Quindi, noi siamo complici in questo. Forse lo facciamo perchè ha un effetto paradossalmente “confortante” su di noi: attraverso quelle notizie ci scrolliamo di dosso i fardelli, distogliamo l’attenzione dalle nostre piccole (o grandi) tragedie quotidiane, da una vita insoddisfacente, dalle miserie e dai problemi che costellano la nostra esistenza.

In questo modo tiriamo un sospiro di sollievo, pensiamo che di fronte a certe disgrazie le nostre difficoltà sono bazzecole, trasferiamo le nostre negatività interiori nel notiziario e “ce ne liberiamo”, almeno per una manciata di minuti.

Il mondo non è tutto negativo!

Soffermare la nostra attenzione sulle guerre, il terrorismo, le stragi, la violenza e gli episodi di cronaca efferati (e a Milano non  mancano di certo) però, alla lunga è deleterio per la nostra salute mentale: ogni giorno quelle parole e quelle immagini invadono e si soffermano nella nostra mente, destabilizzano, ci convincono che il mondo è “cattivo” impedendoci di notare ciò che di bello e di buono accade ovunque, fino a che non subentra la rassegnazione.

Non è triste? Potremmo vivere molto meglio le nostre giornate se non puntassimo l’attenzione solo sul negativo (che non vuol dire essere disinformati), ma anche su ciò che è positivo.

Dunque, se vogliamo contrastare questa malefica “perversione mediatica” resta solo una cosa da fare: spegnere la TV, oppure cambiare canale finchè quelle notizie vengono messe troppo in risalto, puntando sulla naturale curiosità delle persone a fini di lucro. Quando gli ascoltatori calano, il “prodotto” tende a diminuire e poi a sparire dalla TV; così è anche per il gossip, che certamente non aumenta il tasso di cultura nella popolazione, e sui social network.

Le notizie positive esistono

In pratica avviene una “selezione naturale”: possiamo scegliere cosa guardare cambiando canale, influendo così sulle programmazioni televisive. Se non guardiamo più certe cose, queste diminuiranno la loro presenza in TV (o almeno diminuiranno i particolari truculenti, morbosi e scandalistici).

Giusto per dimostrare che le notizie positive esistono, possiamo cercarle su internet, leggerle e condividerle sui social, esattamente come facciamo con quelle negative, in enorme soprannumero. Il mondo è fatto di esperienze entusiasmanti e di esperienze drammatiche, di bene e male. Possiamo dare spazio a ogni notizia, bella o brutta, trovando la giusta collocazione. Ad esempio. come queste:

  • Persone che hanno salvato una vita
  • Nuove conquiste nel campo della medicina
  • Nuove tecniche benefiche della Psicologia
  • Giovani che fanno cose utili
  • Le azioni dei tantissimi volontari
  • Le nuove importanti invenzioni
  • Le attività delle Associazioni no-profit
  • L’uso di tecniche e materiali nuovi per salvaguardare l’ambiente
  • Chi è riuscito a superare una grave difficoltà o una malattia
  • Storie di persone comuni che “ce l’hanno fatta”
  • Storie di persone che hanno realizzato i loro sogni

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