Il caffè con la moka: un ‘rito’ irrinunciabile per gli italiani

Il caffè con la moka: un ‘rito’ irrinunciabile per gli italiani

La notissima catena americana di caffetterie Starbucks, ha inaugurato da poco a Milano in piazza Cordusio il suo primo store italiano. Il più grande d’Europa. L’evento ha richiamato migliaia di persone che, fin dall’apertura, hanno formato lunghissime code pur di poter gustare un caffè, cappuccino e brioche, oppure solo per poter consumare la bevanda tanto ambita.

Il caffè con la moka: un 'rito' irrinunciabile
Il caffè con la moka: un ‘rito’ irrinunciabile

Una bevanda radicata nella nostra cultura

Tralasciando i prezzi esorbitanti, che hanno scatenato polemiche e denunce, ne avevamo proprio bisogno? Proprio noi italiani, che abbiamo un legame con il caffè talmente radicato nella nostra cultura, fino al punto da misurare persino il tempo con le tazzine? “Giusto il tempo di un caffè e arrivo”; “Prendo un caffè al volo e ti raggiungo”; “Dai, prima di uscire prendiamoci un minuto per il caffè”; e così via.

Molti saltano la colazione, cappuccino e cornetto o fette biscottate con burro e marmellata, ma quasi nessuno rinuncia al suo caffè appena messi i piedi giù dal letto: nero, bollente, tiepido, macchiato, amaro, dolcissimo, in tazza grande, in tazzina calda e magari personalizzata, ristretto, doppio, lungo e così via.

Il calore del caffè preparato in casa, un ‘rito’ quotidiano

La fretta, le mille cose da fare e le lunghe giornate trascorse fuori casa per lavoro, ci costringono spesso a consumarlo al bar, ma è tutta un’altra cosa: infatti, manca del calore che regala il caffè preparato nell’intimità delle mura domestiche, la caffettiera (immancabile in ogni casa italiana), l’allegria che nasce dalla condivisione, le prime parole scambiate con i componenti della famiglia che si avvicendano in cucina, richiamati da quel magnifico, corroborante profumo.

Un vero e proprio “rito”, confortante come una coperta calda in un giorno di gelo. Ma, per fare questo effetto, deve essere rigorosamente preparato con la classica moka. Il suo sapore ci parla di piacere, pausa, serenità; ed è perfino un rimedio per molti malanni, compresi quelli dell’anima. Se poi è preso insieme alle persone giuste, con le quali scambiare due chiacchiere mentre lo si sorseggia con calma, allora è pura poesia.

Cosa può saperne George Clooney del nostro caffè?

Per carità, allontaniamo da noi le cialde che rendono il rito meno coinvolgente! Dimentichiamo lo sguardo ammaliante di George Clooney, un americano che cerca di convincerci del contrario: cosa può saperne, lui, del nostro caffè fatto con la moka?

Quando diciamo a qualcuno “ti preparo un caffè” dimostriamo tutto il nostro affetto e la nostra attenzione, e ogni momento è quello giusto per prepararlo e gustarlo.

Ci piace berlo sia caldo, per scaldarci nelle lunghe giornate invernali; sia freddo, per darci sollievo quando l’afa e il calore estivo ci affliggono. Lo sorseggiamo con lentezza, respirando il suo aroma inebriante, per rilassarci dopo una giornata faticosa e densa di impegni, oppure lo consumiamo in un paio di sorsi frettolosamente e scottandoci la lingua, di primo mattino, certi che la sua carica ci farà affrontare con slancio ed energia una nuova giornata.

Il profumo inconfondibile del caffè

E prepararlo ci piace almeno quanto berlo: si versa l’acqua nel serbatoio fino al giusto livello, poi basta riempire delicatamente il filtro con la profumata e preziosa polvere, adagiare la moka sul fornello e accendere la fiamma, nè troppo alta nè troppo bassa.

Intanto ti puoi prendere due minuti, guardi la città che si risveglia dai vetri della finestra, oppure cominci già a prepararti per uscire, metti a posto il disordine della sera precedente o non fai proprio nulla: semplicemente ti siedi e aspetti che salga fumante, sprigionando quel profumo inconfondibile che rallegra tutta la casa e conforta lo spirito.

Fare il caffè con la moka, insomma, è un rito fatto di abitudini antiche e gesti intrisi di tradizione: sia per iniziare un nuovo giorno con energia, che per accompagnare ogni momento o suggellare quelli da ricordare. Senza caffè, insomma, che vita è?

Fonte

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *