La turchese: tra le pietre magiche, una delle più antiche

La turchese: tra le pietre magiche, una delle più antiche

Nella cristalloterapia, una pratica che usa l’energia di pietre preziose e semi preziose, la guarigione spirituale è una componente molto importante. Tutti possiamo imparare a usarle per apportare piccoli e grandi cambiamenti nella nostra vita, ma non dimentichiamo che non la modificano: semplicemente, ci aiutano a sviluppare alcune potenzialità di cui non abbiamo coscienza. Il nostro corpo e le nostre emozioni, in pratica, “vibrano” sotto l’effetto delle pietre, che hanno la capacità di darci un profondo benessere. Alcune sono usate fin dai tempi più antichi, come ad esempio la turchese.

La turchese: tra le pietre 'magiche', la più antica
La turchese: tra le pietre ‘magiche’, la più antica

La turchese, amuleto portafortuna e protettivo

La turchese, una pietra che garantisce fortuna, salute e protezione dalle negatività, è una delle più antiche. I cinesi la lavorano da oltre 3000 anni ed è anche simbolo nazionale del Tibet. Originaria della Turchia, da cui deriva il nome, viene estratta anche in Russia, Australia, Egitto, Zimbabwe e Stati Uniti. Il colore varia dall’azzurro cielo chiaro al più intenso, sino a quella più rara, tendente al verde.

La storia e le tradizioni ad essa legate hanno radici lontanissime: nell’antico Egitto era utilizzata per i pettorali, gioielli e amuleti destinati ai faraoni e alle regine perchè considerato simbolo della presenza divina sulla Terra, dell’Aldilà e dell’Universo. I gioielli più antichi conosciuti al mondo, infatti – ritrovati sul braccio di una mummia egizia, risalenti a oltre 5000 anni fa – sono quattro braccialetti di turchese e oro.

I turchi pensavano che potesse proteggere dalle cadute, infatti veniva indossato anche dai crociati mentre erano a cavallo. I nativi americani invece lo usavano per invocare la pioggia durante i periodi di siccità, oltre che per ornare le facciate delle case e le tombe. Credevano, inoltre, che avesse il potere di assicurare  al proprietario felicità, fortuna e successo in caccia e in guerra.

Una pietra che assorbe i malesseri

Secondo la tradizione questa pietra vigila sulla vita del possessore. Finchè la persona sta bene in salute, mantiene in pieno il suo colore e la sua lucentezza; in caso di malattia invece si sbiadisce e diventa opaca. Una sorta di “avviso” che spinge a curarsi, a fare dei controlli, come prevenzione contro malanni peggiori. Sempre secondo antiche credenze, se la persona che la indossa muore, va regalata a una perfettamente sana che ne vedrà riacquistare potere, colore e brillantezza.

La turchese si lega profondamente alla vita di chi la possiede, fino ad assorbire parte dei suoi malesseri. Si tratta di una pietra “viva”, quindi basta appoggiarla sul punto dolente perchè il dolore si attenui notevolmente, soprattutto per quanto riguarda infezioni virali e mal di stomaco.

A livello psichico aiuta a controllare le emozioni troppo intense, favorisce la concentrazione, la comunicazione, la pace della mente, la lealtà, l’amicizia. l’equilibrio emozionale; infonde voglia di vivere, gioia e consapevolezza, alleviando la depressione e (in alcuni soggetti) la tendenza al vittimismo.

Per ottenere beneficio va indossata a stretto contatto con la pelle

Si consiglia di portare la turchese a contatto con la pelle, per ottenere tutti i suoi benefici, soprattutto intorno al collo. Bisogna però ricordare che non va immersa nell’acqua, potrebbe entrare nelle microscopiche fessure e comprometterne sia la stabilità che la struttura. Importantissimo: mai lasciarla esposta al sole o vicino a fonti di calore.

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