La grande Milano: una città in continua trasformazione

La grande Milano: una città in continua trasformazione

Resta sempre “la grande Milano“, ma quante cose sono cambiate nel corso del tempo in questa città? Tra un meeting, un appuntamento, un aperitivo con gli amici e una corsa trafelata per non perdere il tram, chi ci vive (sempre di corsa, e questo non è cambiato) a volte nemmeno si rende conto di quante ne sono sparite, cancellate per sempre.

La grande Milano: una città in continua trasformazione
La grande Milano: una città in continua trasformazione

L’enorme cambiamento

E per ricordarne qualcuna, almeno chi ha superato una certa età, deve fermarsi un attimo per fare la “lista” delle attività chiuse e le zone mutate completamente nell’aspetto: negozi, interi quartieri e vecchie abitudini che solo fino a 20 anni fa erano normale routine. Solo in questo modo, chi in gran parte li ha vissuti, si può rendere conto dell’enorme cambiamento che ha subito la città.

Ma, prima ancora, parecchi decenni fa, com’era questa modernissima metropoli in continua trasformazione? Prendiamo a esempio corso Buenos Aires, una via trafficata e ricca di negozi. Molti non potrebbero mai immaginare che si passeggiava nel viale tra lunghe file di alberi, o che al centro vi transitavano tre tram. Oggi invece, oltre che simbolo della speculazione edilizia a partire dal dopoguerra in poi, è anche il simbolo della cementificazione che la grande Milano ha subito negli anni. Eliminare i tram e tagliare gli alberi, ha forse migliorato la qualità della vita in città?

La grande Milano nelle immagini d’epoca in bianco e nero

Il capoluogo lombardo un tempo era circondato da un verde rigoglioso, fontane zampillanti ovunque e canali navigabili. Se negli anni ’20 non avessero coperto gran parte dei navigli, per motivi di viabilità e igiene, Milano oggi sarebbe come Amsterdam, con tanto di canali e porticcioli.

A giudicare dalle straordinarie foto in bianco e nero (su internet se ne trovano molte) non sembra che gli alberi fossero visti come orpelli inutili, a quei tempi, ma come elementi vitali del tessuto urbano. La grande Milano, in quelle immagini, non è neanche lontanamente paragonabile ai nuovi quartieri sorti un pò ovunque, tutti in vetro e acciaio.

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