Invidia e gelosia, fonte di potente energia negativa

Credere che esista il “malocchio” forse è un po’ eccessivo,  ma non possiamo negare che i pensieri possono essere una fonte di energia negativa molto potente. C’è  chi sostiene infatti che, se questi sono sempre volti al male e impregnati di rancore e malanimo, possono creare come delle onde magnetiche in grado di influire su molte cose, dalle vicende personali allo sviluppo di determinate situazioni.

In poche parole, riferendomi a gelosia e invidia, un ossessivo pensiero impregnato di questi sentimenti attrae (prima o poi) un evento avverso nella vita della persona oggetto di tali “attenzioni”.

Il pensiero come fonte di energia

Invidia, cattiveria e gelosia: fonte di potente energia negativa
Invidia, cattiveria e gelosia: fonte di potente energia negativa

Non è dimostrato scientificamente, certo, molti sorridono solo all’idea. Ma qualcosa di vero deve esserci, soprattutto nei casi in cui si ostenta platealmente ciò che si possiede, scatenando una rabbiosa invidia in chi ha poco. Un esempio potrebbe essere quello della signora Ferragni e di suo marito, ultimamente giudicati brutalmente e messi alla gogna sui social, dove fino a ieri mostravano di continuo i loro agi e ricchezze.

Forse avrebbero potuto evitare, riflettere su ciò che avrebbero potuto scatenare negli animi di chi ha poco o nulla, in un periodo così cupo per molte persone in gravi difficoltà.

A ogni modo, questo è un episodio che fa pensare parecchio. Se fossi una miliardaria, ad esempio, anche il solo pensare di essere invidiata in ogni gesto, oggetto posseduto, svago, vacanza, capo d’abbigliamento costoso, gioiello, casa o auto, basterebbe a paralizzarmi completamente.

E mi farebbe tanto, ma proprio tanto male pensare a quante persone esulterebbero per le mie eventuali sventure, o addirittura per la mia morte. Non per cattiveria, ma così, solo per il gusto di provare soddisfazione e constatare che il denaro non è così importante: “Questi miliardari dovranno pur lasciare tutti quei soldi, un giorno, non se li possono certo portare anche nella tomba!”. Questo è quel che spesso si dice, malevolmente, alle spalle di chi possiede tanto da potersi permettere ogni cosa.

Invidia, tutti la provano ma pochi lo ammettono

L’invidia è l’emozione negativa più rifiutata in assoluto perché, se dichiarata, significa ammettere di essere inferiore e di voler danneggiare l’altro in modo subdolo, non a viso aperto. Tutti la provano, pochissimi confessano. Forse perché è fonte di sofferenza, causa disagio e toglie la pace a sé stessi a gli altri.

Può essere percepita solo per pochi istanti, come una fitta lancinante, quando notiamo che un’altra persona ci ha superato; ma può diventare anche uno stato d’animo duraturo, una perenne sensazione di inadeguatezza e malessere, con malevolenza verso la persona invidiata. In pratica cerchiamo di sminuirne il valore, criticando, fino ad “abbassarlo” al nostro livello. E, prima o poi, questa carica negativa e distruttiva (in continua crescita) qualche effetto spiacevole sulla persona invidiata lo avrà!

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