Direttore di banca moderno Robin Hood
Nel corso di 7 anni, infatti, ha “dirottato” almeno un milione di euro dal conto corrente dei più abbienti a quello dei più poveri. Un lavoro che ha svolto con estrema precisione per lungo tempo, fino a che non è stato scoperto. Le persone con problemi economici ricevevano accrediti a propria insaputa, quindi non ne sapevano nulla.
L’avvocato dell’ex direttore ha spiegato: “Lo ha fatto per aiutare chi non riusciva a ottenere prestiti, quindi per dare loro modo di affrontare le difficoltà in cui si trovavano”. Ovviamente è stato licenziato in tronco, con l’accusa di truffa e appropriazione indebita, nonostante la “nobiltà” del gesto.
L’uomo, oltre a vedersi sequestrare la casa, ha patteggiato due anni con pena sospesa con la condizionale ma – come riportato dal Corriere della sera – non si è pentito affatto del gesto. Quindi, dopo aver promesso di restituire il denaro sottratto all’istituto bancario, ha aggiunto che non avrebbe potuto fare altrimenti: “La mia è stata una risposta, una sorta di ribellione a un sistema che sta togliendo speranza ai giovani, oltre ad affamare i pensionati”.
Una decisione presa quando è iniziata la crisi finanziaria
Da qui la decisione di fare giustizia a modo suo, assunta circa dieci anni fa quando era iniziata la crisi finanziaria, con le conseguenze che conosciamo sul sistema del credito. Oggi, nel ricordare le motivazioni che lo hanno spinto a sottrarre una ingente somma di denaro (anche se per motivi che in molti apprezzeranno), ha dichiarato: “Se tornassi indietro, non so se lo rifarei”. Resta da capire se quanti hanno beneficiato delle somme arrivate sul loro conto se ne fossero mai accorti, e se dovranno restituirle ai legittimi proprietari.