Cani e gatti, guai a chi non prova lo stesso sconfinato amore

Cani e gatti, guai a chi non prova lo stesso sconfinato amore

Sembra assurdo ma, con la crisi che stiamo attraversando, qualcuno si preoccupa di vestire anche i cani con capi firmati e costosi. Invece succede, visto che una nota casa di moda, in collaborazione con un altrettanto noto brand di articoli per animali, ha lanciato una linea di soffici piumini dedicati agli amici pelosi.

Cani e gatti, guai a chi non prova lo stesso sconfinato amore
Cani e gatti, guai a chi non prova lo stesso sconfinato amore

Abbigliamento e mobili per animali: il successo è assicurato

Secondo l’azienda la collezione “è stata creata per consentire loro di seguirci anche quando il clima è più rigido, magari sulla neve, in modo da restare sempre al caldo”. Ma non finisce qui. Infatti nella collezione sono stati inseriti anche i travestimenti per la recente festa di Halloween per il cane, disponibili in due vezzosi modelli che riprendono i temi e i colori della celebre Maison. I prezzi? Tra i 350 e i 450 dollari.

Anche una nota azienda di arredamenti ha lanciato una linea, questa però è interamente dedicata ai gatti. Piccoli divani, mobili e perfino letti simili a quelli utilizzati dagli esseri umani. Avrà successo? Si, certo, il mercato coglie il “momento” proficuo, visto il crescente amore per gli animali, e a Milano molti si precipiteranno a fare acquisti per i loro beniamini.

Sconfinato amore per gli amici a 4 zampe

Nel capoluogo lombardo, infatti, gli amici a 4 zampe sono amatissimi e guai a chi dichiara di non provare lo stesso sconfinato amore. Provate a lasciare un bambino libero di schiamazzare in cortile, insieme a dei compagni di giochi: cori di proteste si leveranno indignati dai vicini di casa. Entrate invece in un qualsiasi locale insieme a un cane, non importa quanto è grande: sguardi estasiati, complimenti e gridolini di felicità si leveranno all’unisono ovunque.

Si potrebbe affermare che, a giudicare da queste assurde reazioni, dove si vezzeggia un cane come fosse un bambino, lo si veste come un bambino, ci si rivolge come fosse un bambino, sono un evidente segno di squilibrio. Molta gente, infatti, preferisce relazionarsi con interlocutori scodinzolanti, ubbidienti e “coccolosi” per l’evidente (e sempre più crescente) difficoltà a relazionarsi con i propri simili.

Forse perchè un animale fa sentire più buoni e giustificati, mentre avere a che fare con una persona, anche solo nel darle un piccolo aiuto, è molto più difficile e complesso. Ma sarebbe compresa questa (temeraria) teoria?

Cani e gatti non dovrebbero essere imposti a chi, per cause diverse, non ne gradisce la compagnia

Quel che conta è che a Milano, ma anche altrove vista l’ampiezza del fenomeno, non esiste più quella vecchia norma di educazione – condivisa per anni da una società civile, specialmente nei luoghi pubblici – per cui gli animali non si impongono ad altre persone.

Qualcuno potrebbe non gradire, aver paura per antichi traumi, essere allergico o altro, eppure questi rari soggetti vengono ignorati, sbeffeggiati, maltrattati. Viviamo in un’epoca dove tutti reclamano i loro diritti, e forse è meglio così: perchè, dunque, non vengono rispettati anche quelli di chi non ama alla follia cani e gatti?

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