Caccia alle streghe: storia e curiosità sull’Inquisizione a Milano

Caccia alle streghe: storia e curiosità sull’Inquisizione a Milano

Caccia alle streghe – Era il 4 marzo 1617 quando una procace fantesca di 44 anni, Caterina Medici, fu prima strangolata e poi bruciata viva in piazza Vetra a Milano. Il motivo di tanta crudeltà? Pare che il senatore Luigi Melzi – presso cui la sventurata lavorava – si fosse invaghito di lei. Considerata l’enorme distanza sociale tra i due, l’uomo si lasciò convincere dai figli che la donna lo avesse sedotto con le arti magiche.

Caccia alle streghe: storia e curiosità sull'Inquisizione a Milano
Caccia alle streghe: storia e curiosità sull’Inquisizione a Milano

La Santa Inquisizione a Milano

Il rischio che il senatore, ormai vicino alla morte e quindi poco lucido, potesse modificare il testamento in favore della donna deve aver contato parecchio in questa vicenda. Davanti all’inquisizione, e di fronte alla prospettiva di subire indicibili torture, Caterina medici confessò: “Si, sono una strega”. Fu eretto addirittura un palco “(detto baltresca”) per l’occasione, in modo da permettere alla folla di assistere allo strangolamento prima di accendere il fuoco.

Funzionava in questo modo la Santa Inquisizione a Milano, dove il tribunale sito in corso di Porta Ticinese aveva dato il suo avvio nel 1218. Da qui, le persone accusate di stregoneria (in prevalenza donne), venivano condotte dove oggi è Piazza Vetra attraverso un ponte di legno che sorgeva all’altezza dell’attuale via delle Pioppette.

I roghi si svolgevano anche in Piazza Sant’Eustorgio, dove si trovava un altro tribunale. Inizialmente, lo scopo dei giudici era quello di combattere gli eretici catari e valdesi. Dal 1922, invece, con la bolla “Super Illius Specula“, papa Giovanni XXII aprì ufficialmente la caccia alle streghe.

Chiunque possedesse conoscenze magiche, venisse sorpreso a invocare spiriti o anche solamente a danzare in cerchio, era bollato di eresia e portato di fronte all’Inquisizione. La confessione poteva essere strappata con ogni tipo di tortura, alcune di inimmaginabile violenza, descritta più tardi nel Malleus Maleficarum”, il più autorevole manuale a uso degli inquisitori.

Caccia alle streghe: il ‘gioco di Diana’

Nel 1390 finirono al tribunale due presunte streghe: Sibilla Zanni e Pierina Bugatis. Davanti all’inquisitore, frà Beltramino di Cernuscullo, le due donne confessarono di aver partecipato nella foresta del Quadronno (dove oggi si trova l’omonima via) al “gioco di Diana“. Era un altro modo per definire il “sabba”, ovvero il convegno dove streghe e stregoni banchettavano, si abbandonavano a orge e, si diceva, si congiungevano carnalmente con Satana. Sibilla e Pierina finirono tra le fiamme in piazza Sant’Eustorgio.

Col passare del tempo i processi si fecero più frequenti, e le persone bruciate sul rogo nel milanese furono centinaia. A qualcuno venne il dubbio che, forse, chi ammetteva di essere una strega soffriva di disturbi mentali o era solo vittima delle torture. Gerolamo Cardano, nel 1550, nel suo “De subtilitate”, parlò delle carenze alimentari che provocavano disturbi mentali nelle donne accusate di stregoneria. Ma i dubbi furono subito messi a tacere.

L’ultima esecuzione nel 1641

Nel 1598, a Milano si progettò un carcere per sole streghe nella Torre dell’Imperatore, dove sorge l’attuale via Santa Croce. tra il 1598 e il 1600 vennero versate a questo scopo le prime 3.252 lire. Tra i promotori dell’iniziativa il cardinale Federigo Borromeo, arcivescovo di Milano. L’ultima esecuzione di streghe in città ebbe luogo il 22 novembre 1641, quando alla Vetra furono bruciate Anna Maria Pamolea, padrona, e Margarita Martignona, sua serva.

Purtroppo molte altre preziose informazioni su queste vicende, una pagina nera della nostra storia, sono andate perdute. Nel 1788, infatti, vennero bruciati tutti i documenti dell’Inquisizione milanese dal 1314 al 1764, su disposizione dell’imperatore Giuseppe II (custoditi negli archivi della chiesa di Santa Maria delle Grazie) provocando un “buco” nella ricerca storica sulla caccia alle streghe.

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