Il caos nel cuore del traffico milanese
Il traffico si sente anche se sono nel cuore della città, ma la mia attenzione è tutta concentrata sui monumenti, i fregi sulle facciate, i magnifici cortili e giardini interni di cui sono ricchi i palazzi antichi. Durante il tragitto mi accorgo che i tram riprendono la loro corsa e così, visto che mancano solo due fermate, salto al volo sul primo che mi passa davanti.
Lei sale insieme a me con la stessa agilità! Si muove come una ragazzina ben coordinata nei gesti, nessun tremolio o insicurezza; eppure, deve avere almeno 80 anni! Vestita di color fucsia, dalle calze al soprabito (un capo tanto di moda nei primi anni 60) al golfino che si intravede sotto, fino al cappellino lavorato all’uncinetto come si usava tanto tempo fa. Mi sono quasi incantata a guardarla, mentre pensavo: “Sembra una deliziosa caramella alla frutta!”.
Una macchia colorata che illumina tutta la città
Il suo sguardo è vigile, attento, sicuro. Niente sembra preoccuparla, perfettamente “centrata” su se stessa e consapevole della sua forza. Non cerca neanche un posto libero in cui sedersi, si aggrappa invece saldamente a una delle barre di sostegno in prossimità dell’uscita, in attesa.
Scendiamo alla stessa fermata, lei si incammina verso una direzione, io procedo in quella opposta. Non resisto alla tentazione di voltarmi e la guardo mentre, via via che si allontana, diventa un delizioso puntolino rosa: una macchia colorata che rallegra e illumina il grigio della città.
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