Lucio Battisti e mogol, un sodalizio straordinario
Lucio Battisti (nato a Poggio Bustone il 5 marzo 1943) esordì nel 1966 grazie alla collaborazione con Mogol (vero nome Giulio Rapetti) ma il vero successo lo raggiunse nei primi anni ’70. Quello che si creò tra il paroliere e il cantante, fu un sodalizio che ci ha regalato alcuni dei testi più straordinari della storia musicale italiana di tutti i tempi. Gran parte delle sue canzoni erano infatti talmente intense, da “penetrare” nei recessi più nascosti dell’anima, colpendo fino in profondità.
Ad esempio “Pensieri e Parole“, o “Il mio canto libero“, dai testi coinvolgenti, urlati, quasi viscerali per l’intensità delle emozioni scatenate a chiunque le ascoltasse; così come “Mi ritorni in mente”, “I giardini di Marzo”, “Fiori rosa fiori di pesco”, “La collina dei ciliegi” e tante altre ancora.
Ma il vero e proprio trionfo dell’artista arriva con “Emozioni“, nel 1970, una conferma del talento di Battisti che, attraverso le sue incredibili capacità canore, sapeva esprimere come pochi i sentimenti più profondi. Una canzone capace di mettere completamente a nudo l’anima di chi l’ascolta; una ballata solitaria, dolorosa, malinconica, ma nel contempo anche un inno alla bellezza. Una canzone che ha lasciato il segno nel cuore di chi l’ha ascoltata, e di chi la conosce per la prima volta, dopo quasi 50 anni dalla sua uscita.
La colonna sonora degli italiani
Impossibile non rimanere colpiti in profondità dalla voce emozionante di Lucio battisti, inimitabile e ricca di anima, e dalle parole coinvolgenti di Mogol. Insieme hanno accompagnato (e lo fanno ancora oggi) la vita privata degli italiani, diventando la colonna sonora della loro vita sentimentale.
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