Milano è una città che si guarda con ‘altri occhi’

Milano è una città che si guarda con ‘altri occhi’

Milano è una città che ha le sue pecche, certo, come negarlo? Per molte persone è troppo tecnologica, disumana, fredda, per certi versi alienante (anche se, ammettiamolo, la tendenza ad “alienarsi” dipende anche dal proprio carattere, non solo dalla città in cui si vive). Soprattutto sui social link, post e commenti “contro” il capoluogo lombardo si sprecano, forse perchè la politica si infiltra dappertutto, anche quando non c’entra proprio nulla.

Milano: se si guarda con altri occhi è molto più di quel sembra
Milano: se si guarda con altri occhi è molto più di quel sembra

Milano deve essere guardata con altri occhi

Non è così, invece: Milano, se si guarda con altri occhi, è una vera e propria consolazione. Passare inosservati tra la folla non è poi così alienante; anzi, sentirsi liberi di spaziare con la mente, di vagare, soffermarsi ad osservare stupiti la bellezza di un antico palazzo ricco di fregi, per esempio, riempie il cuore di gioia.

Prendere la metropolitana, il tram, il passante o la filovia, incrociare per un attimo lo sguardo di un altro essere umano in cui si riconosce un pò di se stessi. Scambiare due parole e rendersi conto di aver trovato un’anima simile, nella moltitudine di sconosciuti sempre di fretta, non è poi così raro come si dice.

Tutto comunque avviene senza impegno, o timore che a ogni gesto innocente, a ogni frase innocua venga attribuito un significato “piccante”, come succede nei piccoli centri in cui ognuno vive sotto una grandissima lente d’ingrandimento.

Milano è una città tutta a colori

Milano, dunque, non è poi così alienante o incapace di essere ospitale; anzi, accoglie sempre e comunque, anche se oggi più a fatica per i motivi che ben sappiamo. Una città fatta di razze, culture e mentalità diverse, ancora in fase di “adattamento” ma pronta a dare vita a una società migliore in futuro.

In questa metropoli, ad esempio, oggi i cinesi di nuova generazione si chiamano Anna, Marco, Giorgio e hanno un accento da veri e propri “polentoni”. e le classi elementari sono fatte di bambini gialli, neri, bianchi, rosa e marroni. Non è forse bella una città tutta a colori?

Seguimi su facebook

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *