Un sogno che diventa finalmente realtà, anche se per pochi fortunati: com’è facile immaginare questo tipo di turismo di certo non va a braccetto con il low cost, quindi saranno pochi i fortunati mortali che potranno permettersi questo tipo di viaggio.
Il turismo spaziale anche in Italia
Il fondatore della “Virgin Galactic” è Richard Branson, un tipo che deve aver fatto una grossa scorpacciata di fantascienza, tra libri e film, del tipo “2001 Odissea nello Spazio“, Star Trek, e magari ha letto anche tutti i libri di Jules Verne.
Il suo progetto sarà realizzato anche in Italia: infatti è stato firmato un protocollo d’intesa tra la compagnia aerospaziale Virgin Galactic e la Altec di Torino – eccellenza nel campo della fornitura di servizi logistici e ingegneristici come supporto alla Stazione Spaziale Internazionale, nonchè della realizzazione e lo sviluppo di missioni ed esplorazioni planetarie – che prevede la realizzazione di uno “spazioporto” nel nostro paese.
Non resta che individuare il sito giusto tra questi cinque: la base di San Giusto a Pisa, Dal Molin a Vicenza o quella di Grottaglie a Taranto, oppure l’aeroporto di Decimomannu a Cagliari.
I primi turisti spaziali partiranno tra due-tre anni
La “SpaceShipTwo“ della Virgin Calactic, presentata lo scorso febbraio, agganciata all’aereo WhiteKnightTwo, sarà in grado di trasportare in tutto otto persone (sei turisti e due membri dell’equipaggio) a 15 km di quota, quindi si sgancerà e farà il suo volo suborbitale.
Immaginiamo anche solo per un istante l’emozione dei presenti a bordo, che potranno osservare il buio dello spazio, sperimentare l’assenza di gravità e ammirare la curvatura della Terra. Il tutto al modico prezzo di circa 250 mila euro. Secondo l’amministratore delegato di Altec, Vincenzo Giorgio, i primi temerari turisti spaziali potranno partire già tra due-tre anni.
Aggiornamento 30 agosto 2018
Lo spazioporto italiano di Virgin Galactic in Italia si farà: sarà realizzato entro il 2020 in Puglia, precisamente nella zona di Taranto-Grottaglie. A darne ufficialmente conferma è stato il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dopo il completamento dell’iter per individuare il sito più adatto da parte dell’ENAC, l’Ente nazionale aviazione civile.