La violenza sulle donne: basterà una sola giornata?

Molte cose sono cambiate negli ultimi 50 anni, ma la violenza sulle donne continua: violenze fisiche e psicologiche tra le 4 pareti domestiche, sul lavoro, in famiglia, che ancora oggi molte subiscono passivamente.

Violenze sulle donne: non basta una giornata
Violenze sulle donne: non basta una giornata per fermarle

Non bastano gli spot per risolvere l’antico problema

Non tutte hanno i mezzi o la forza necessaria per ribellarsi, evitano ogni tipo di reazioni per proteggere i figli, per paura di perdere il lavoro, perchè troppo vecchie o troppo giovani, per mancanza di sostegno da parte di chi hanno accanto: quanti sono i motivi che tappano la bocca a quelle che tacciono, sperando, illudendosi che un giorno cambieranno le cose?

Ma non basta certo una giornata mondiale contro le violenze sulle donne, per risolvere l’antico problema. Non saranno gli spot pubblicitari, le immagini di occhi tumefatti e corpi nudi rannicchiati in un angolo buio in preda al terrore, con tanto di colonna sonora drammatica, a convincere alcuni “uomini” che la donna non è un oggetto da usare a piacimento.

E non basterà neanche la voce tremolante di emozione, apparentemente coinvolta di qualche star televisiva pagata per l’occasione, a cambiare le cose. Domani ce ne saremo già tutti dimenticati, e dedicheremo la nostra attenzione virtuale ad altre “battaglie” da combattere seduti comodamente sul divano di casa.

Le violenze: i media incentivano, proponendo sempre la stessa figura

Intanto nelle scuole si incitano gli studenti a manifestare piuttosto che educare in tal senso, i media incentivano proponendo all’infinito la stessa figura di femmina-oggetto; e noi stesse, le donne, contribuiamo accettando, proponendoci attraverso quella figura che ci sminuisce di continuo.

Non è evidente, forse, che le VERE donne stiano scomparendo dalla TV, sostituite da una rappresentazione volgare, umiliante e spesso grottesca? Una gravissima perdita di cui si rendono conto in pochi: sta avvenendo una cancellazione dell’identità femminile sotto lo sguardo di tutti, ma nessuno prende posizione, nessuno reagisce, si scandalizza o protesta, nemmeno le stesse donne.

Aggiungiamo il fatto che, (non tutte, certo, ma un buon numero) cresciamo i nostri figli facendo loro credere a quel tipo di donna, rinsaldandone così l’immagine di subalterna, emotivamente fragile e bisognosa di protezione; o al contrario un pò puttana, che è alla radice di questo sistema secolare di disuguaglianze. Le donne mettono al mondo i figli, riflettiamoci, anche i maschi.

Giornata contro la violenza sulle donne: c’è ancora tanto da fare!

Finchè esisterà questo modo di pensare e di agire, non basterà una giornata “contro la violenza” a togliere dalla testa di molti l’idea che si sono costruiti nel tempo: uomini indegni di questo nome che massacrano di botte, violentano (fisicamente e psicologicamente) uccidono, convinti di potersi servire a piacere tra la mercanzia esposta. E quasi si stupiscono, quando le donne rifiutano di concederla.

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