‘Vedo me nei tuoi occhi’: empatia, quella dote ‘magica’

“Vedo me nei tuoi occhi”: in queste poche parole si racchiude il significato di una dote miracolosa, l’empatia, che ci fa immedesimare in un’altro individuo fino a “sentirlo” esattamente come sentiamo noi stessi. È come una magia, una strana sensazione di benessere e familiarità non spiegabile razionalmente, che ci consente di leggere tra le righe della sua anima anche quando tace. Fino ad assorbire la gioia, il dolore, la paura o qualsiasi altro sentimento si agiti nel suo cuore.

'Vedo me nei tuoi occhi': questa è l'empatia
‘Vedo me nei tuoi occhi’: questa è l’empatia- fonte Pixabay

Empatia, una dote magica

Non mi riferisco soltanto ai rapporti sentimentali tra un uomo e una donna, ovviamente. L’empatia ci permette di provare uguali sensazioni con chiunque e in qualsiasi momento: ad esempio, può capitarci di “riconoscere” una perfetta sconosciuta, con cui abbiamo scambiato appena due parole, come una potenziale e preziosissima amica.

Potrebbe capitarci con un medico, uno di quelli che sanno cogliere fin dal primo istante le nostre paure, i pudori, le fragilità, e proprio per questo è in grado di rassicurarci subito con la cura giusta, senza girare attorno al problema o spedirci a fare esami su esami. O un superiore che, pur non conoscendoci, inspiegabilmente “vede” in noi doti che non sappiamo neanche di avere, facendole evolvere rispetto ad altre; e così via.

La teoria del Karma

Nei tuoi occhi vedo me”, significa sentire istintivamente qualcosa di ancestrale, profondo, che appartiene a entrambi e che riconosciamo l’uno nell’altro.

Alcuni credono che sia il karma, dei legami vissuti in esistenze precedenti non risolti e rimasti in sospeso: in pratica sostengono che gli incontri con queste anime “riconosciute” tra tante servono a riparare, risolvere, perdonare, farsi perdonare. Aiutare o ricevere l’aiuto che ci occorre in un preciso momento della nostra esistenza. Il più delle volte però, svolto il loro compito dobbiamo lasciarle andare.

Non saprei se è così che funziona, quel che so è che alcuni incontri inaspettati ci stupiscono parecchio: è come se ci portassero altrove, in un luogo mai visto prima ma stranamente familiare, per poi restituirci alla vita quotidiana smarriti e stralunati, tanto sono forti e sconvolgenti.

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