Stephen king: curiosità sul maestro del brivido

Stephen king: curiosità sul maestro del brivido

Stephen King, nato il 21 settembre del 1947 a Scarborough, nel Maine, ha compiuto da poco 71 anni. Il maestro del brivido e scrittore da record per il cinema, non si preoccupa affatto dell’anagrafe quando si mette all’opera: nonostante l’età che avanza, infatti, sembra che lo scrittore americano non abbia alcuna intenzione di fermarsi. I suoi celebri romanzi attingono ai filoni dell’orrore, del fantastico e della fantascienza.

Stephen king: curiosità sul maestro del brivido
Stephen king: curiosità sul maestro del brivido

Uno degli autori più prolifici al mondo

“Se non scrivo ogni giorno entro in depressione – ha detto il re dell’horror in una delle sue rare interviste – oggi ne sforno solo tre quando va bene, ma fino a 10 anni fa avevo una media di sei o sette buone pagine: il mio segreto è farlo ogni giorno dell’anno, ma non è affatto una fatica: per sentirmi appagato tre o quattro ore al giorno sono più che sufficienti”.

Stephen King è uno tra gli autori più prolifici al mondo: solo in Italia ha venduto oltre 13 milioni di copie, con il più alto numero di adattamenti cinematografici. Secondo lui i film più riusciti tratti dai i suoi romanzi sono Stand By Me, Misery non deve morire e Le ali della libertà, mentre quello che gli piace di meno è Shining, con Jack Nicholson, diretto da Stanley Kubrick nel 1980.

“Nel libro spiegavo molto più nei dettagli la discesa progressiva nella follia del protagonista, nel film invece tutti gli elementi più importanti sono stati eliminati – ha spiegato lo scrittore – per me ci sono solo scene horror troppo teatrali, manca la suspence tipica dei miei romanzi. Forse nel film c’era un’eccessiva pretesa artistica, quando l’ho visto mi sono sentito tradito”.

Curiosità: le paure di Stephen King

Chissà se il re dell’horror soffre di qualche fobia? Si dice che soffre di aracnofobia (paura esagerata dei ragni), ma anche di diventare pazzo. Inoltre teme il numero 13, al punto che ogni volta che scrive un nuovo libro e arriva a quella pagina, non può fare a meno di accellerare il ritmo per passare in fretta alla successiva.

Questo numero lo ossessiona anche quando legge: le pagine numero 382, 193 e 94 sommate fanno 13, quindi non vi si sofferma mai. “A parte queste paure, non ne ho molte altre – ha spiegato lo scrittore con un sorriso – forse perché attraverso la scrittura le “esorcizzo”, scaricandole sui miei lettori”.

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