Cosa resta degli anni 70? Solo tanta buona musica…

Cosa resta degli anni 70? Solo tanta buona musica…

Possiamo avere speranza in un mondo migliore? I nostri figli, e i nipoti, saranno capaci di creare qualcosa di buono per le generazioni del futuro? Al momento tutto è nebuloso, negativo, privo di aspettative per il domani, denso di incognite e timori. I giovani di oggi non sono gli stessi ragazzi degli anni 70, figli di persone scampate da poco alla seconda guerra mondiale e vissuto ogni genere di privazione, quindi più combattivi, svegli, disposti al sacrificio.

Cosa resta degli anni 70? Fonte Wikipedia

Gli altissimi ideali degli anni 70

Uomini e donne che, spinti da quei racconti, dalla miseria, dalla voglia di emergere e creare, volevano migliorare non solo la propria vita ma il mondo intero. Chissà perchè, moltissimi strada facendo si sono fermati. E lungo il percorso hanno lasciato quella voglia di fare e reagire, quei valori, gli altissimi ideali, lasciandosi travolgere da tecnologia, benessere, egoismo, arrivismo, comodità, superficialità.

Eppure, sono stati proprio quegli uomini e quelle donne che hanno discusso sulla divisione dei compiti, la liberalizzazione dei contraccettivi, sperimentato nuovi modi di concepire i rapporti tra uomo e donna, mobilitati per ottenere ciò che oggi i nostri giovani danno per scontato.

E certe conquiste, che ci piaccia o no, le abbiamo ottenute tutte negli anni 70: la legge costitutiva degli asili nido, l’istituzione dei consultori, la legge di parità sui luoghi di lavoro, il nuovo diritto di famiglia, le leggi su divorzio e aborto, il tempo pieno nelle scuole elementari e medie, giusto per fare degli esempi.

Le conquiste delle donne

La nostra generazione – le donne in particolare – non ne ha soltanto discusso, ma ha agito entrando in campo, recandosi dove era necessario, combattendo con energia, protestando con forza e determinazione, se necessario anche con la violenza: per cosa si battono oggi le donne? Cosa fanno di concreto per ottenere NUOVE conquiste, almeno paragonabili a quelle che le loro madri, tanto faticosamente, hanno ottenuto negli anni 70?

E così, i nostri figli sono cresciuti avvolti in un guscio protettivo. Abbiamo evitato loro ogni privazione facendogli credere che tutto fosse scontato e dovuto, regalato ogni scampolo di tempo, fatto anche l’impossibile per dare loro una vita molto migliore di quella che abbiamo vissuto noi, tra gli anni 50 e 60.

In pratica gli abbiamo reso la vita estremamente facile, comoda, privandoli così dei mezzi necessari per essere combattivi, tenaci, determinati, pronti a reagire alle ingiustizie e a dare il loro contributo, tutti uniti, nel migliorare il pianeta.

I giovani di oggi? Non hanno i mezzi per difendersi dal mondo attuale che NOI adulti abbiamo creato, nè la forza per reagire, tranne poche eccezioni. Per il resto, a volte mi chiedo: cosa abbiamo lasciato noi, di quella generazione?

Qualcosa di buono l’abbiamo lasciato: tanta buona musica

Se mi guardo intorno, vedo solo uomini e donne maturi che a vent’anni erano pronti anche a morire per un ideale, salivano sulle barricate, predicavano la libertà e giustizia, la condivisione, mentre oggi stanno solo a guardare. E molti di loro, fanno parte di un governo di cui tutti ci lamentiamo da lunghissimo tempo. Qualcosa di buono però l’abbiamo lasciato, di questo sono sicura: solo tanta buona musica.

Pagina Facebook

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *