Piante magiche, usi e simbologia: dalle credenze popolari le 7 più comuni

Piante magiche, usi e simbologia: dalle credenze popolari le 7 più comuni

Che in natura esistano delle piante magiche è risaputo fin dai tempi più antichi, ma non tutti conoscono le origini di tale credenza. A cosa sarà dovuto il loro potere? Secondo la tradizione, all’aura e alle sottili vibrazioni che emanano, una sorta di “radiazione luminosa” di cui pare siano circondati tutti gli esseri viventi (un esempio è l’alone di luce intorno alla Madonna raffigurata in alcuni dipinti).

Piante magiche, usi e simbologia: dalle credenze popolari le 7 più comuni
Piante magiche, usi e simbologia: dalle credenze popolari le 7 più comuni

Le pratiche esoteriche che vedono protagoniste le piante, dall’artemisia alla mandragora, dal comune basilico alla menta piperita, sono tantissime. Ovviamente, per quanto siano innocui, eseguire i rituali necessari implica approfondite conoscenze; ed è per questo che ci limitiamo a descrivere solo la simbologia e gli impieghi “magici” tradizionali (tramandati molto spesso dagli anziani di famiglia) delle piante più comuni, oltre ad alcune curiosità.

Le piante magiche più conosciute

Artemisia: utilizzata fin dall’antichità come talismano contro la fatica, l’artemisia è una pianta che i viaggiatori si portavano appresso durante i loro lunghi spostamenti. Veniva anche essiccata e poi bruciata per allontanare gli spiriti maligni, oppure portata sulla testa come corona o ghirlanda. In alcuni studi sono state inoltre confermate le proprietà benefiche della pianta, soprattutto per curare i disturbi nervosi.

Basilico: un sacchetto pieno di profumate foglie di basilico favorirebbe la riconciliazione tra le coppie, in caso di dissidi amorosi. Portare delle foglie di basilico nella borsa pare sia propizio per attirare fortuna e ricchezza, mentre cospargerle sui pavimenti allontanerebbe la negatività dalle case.

Papavero: tisane e infusi a base di fiori e semi di questa pianta favorirebbero la cura dell’insonnia, per attirare fertilità e ricchezza basta invece mangiare i semi.

Il gelsomino nei rituali d’amore

Gelsomino: pianta ornamentale nota per la bellezza e il delizioso profumo, dalle molteplici funzioni. I suoi fiori essiccati (poi inseriti in sacchettini da portare addosso, o nella borsa) favorirebbero gli incontri amorosi in senso spirituale, se lasciati bruciare in camera da letto pare che aiutino a fare sogni profetici, soprattutto nei momenti della vita in cui è necessario fare chiarezza. Nei rituali d’amore viene spesso usato l’olio di gelsomino, per conciliare la meditazione.

Margherita: fiori che simboleggiano purezza d’animo e semplicità, tanto amate dalle ninfe del legno e dalle Driadi. Nel linguaggio dei fiori, alle margherite si attribuiscono facoltà profetiche. Ed è per questo motivo che sono consultate dagli innamorati (il classico “m’ama non m’ama”, chi non l’ha mai recitato?) per capire se i loro sentimenti sono ricambiati. Infine, dormire con una margherita sotto il cuscino pare garantisca il ritorno di un amore passato.

Tarassaco: si crede che sia una pianta legata alla spiritualità. Secondo le antiche credenze le foglie essiccate allontanano gli spiriti maligni, mentre l’infusione stimola l’intuito, la medianità.

La rosa, il fiore delle streghe e delle fate

Aloe vera: questa pianta viene usata per combattere l’energia negativa. Se viene coltivata in una ciotola e poi appesa, oppure in piena terra, contrasterebbe l’invidia e i problemi economici.

Rosa: secondo antiche superstizioni (diffuse soprattutto nel Medioevo) era il fiore che preferivano le streghe, in quanto ritenuto il più idoneo a provocare il male, forse per la presenza sullo stelo delle spine; nel contempo, era pure il fiore prediletto dalle fate, che se ne servivano quando volevano recare felicità, fortuna e benessere alle persone buone. La rosa concentra significati in netto contrasto tra di loro, odio e amore, come se i due sentimenti fossero facce di una sola medaglia, oppure discendessero da un unico ceppo

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