Il “Pasto Buono”: gli sprechi alimentari per i bisognosi

Il “Pasto Buono”: gli sprechi alimentari per i bisognosi

In questo posto non si butta via nulla: questa si che è una bella notizia! Ci pensa la “QUI Foundation” con il suo bellissimo progetto che ha chiamato “Pasto Buono”: l’obiettivo è quello di contrastare il più possibile gli sprechi alimentari, utilizzando i prodotti rimasti invenduti, per donarli ai più bisognosi a causa di serie difficoltà economiche.Il pasto buono per i bisognosi

Combattere gli sprechi alimentari con il ‘pasto buono’

Il “Pasto Buono” è un progetto che è rivolto non solo ai senzatetto, ma a tutte le persone che si trovano a vivere un momento difficile a causa della crisi, gente che ha perso il lavoro per esempio, oppure chi ha problemi personali di altra natura, sociali o di salute. Grazie ad un buon numero di partner, che donano quotidianamente le eccedenze alimentari, fin dal 2008 la “QUI Foundation” opera sia in Italia che all’estero ridistribuendo i generi alimentari donati ai più bisognosi.

Tra gli obiettivi principali, il progetto (che fa parte del programma SAVE FOOD della FAO) ha quello di eliminare gli sprechi alimentari, gestire le eccedenze alimentari al meglio, sostenere le persone in difficoltà, difendere l’intimità della famiglia, diffondere la cultura della collaborazione, della responsabilità ambientale e della solidarietà, proteggere la dignità dell’essere umano in una società civile.

Ogni anno donati 300 mila pasti ai bisognosi

Dall’inizio della crisi fino ad oggi la povertà assoluta è aumentata: le persone che hanno perso il lavoro e perfino la casa sono tantissime; altre faticano ad arrivare a fine mese, pur avendo un impiego, ma con uno stipendio insufficiente a far fronte a tutte le necessità economiche.

Il “Pasto Buono” dà una mano, sostiene, incoraggia, conforta e dà un aiuto concreto a chi non riesce a fare la spesa, donando più di 300 mila pasti ai bisognosi: attivo a Genova, la città dov’è nato nel 2008, ma anche in altre grandi città italiane (dove la vita è più cara) come Milano, Roma, Firenze, Mantova, Napoli, Cagliari e Civitavecchia.

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