Fake news e salute: la disinformazione si diffonde sul web

Fake news e salute: la disinformazione si diffonde sul web

“Usa lo zucchero di canna, fa meno male di quello bianco”, “Gli spinaci sono molto ricchi di ferro, se hai una carenza”, “Vuoi dimagrire in fretta? Allora aggiungi l’ananas alla tua dieta!”, e così via con altre convinzioni sullo stesso tema, a volte innocue… a volte un pò meno, perchè potrebbero causare danni alla nostra salute. Quante volte abbiamo sentito o letto queste frasi, credendoci ciecamente? Ebbene, in realtà si tratta di Fake news,  che continuano a diffondersi e ad amplificarsi attraverso il web.

Fake news e salute: la disinformazione si diffonde sul web
Fake news e salute: la disinformazione si diffonde sul web

Fake news sugli alimenti diffuse attraverso il web

Sono tante, infatti, le informazioni completamente errate che riguardano l’alimentazione, false credenze (alcune decisamente molto antiche) sulle quali mettono in guardia gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, dedicando loro un’intera sezione sul sito. Cominciando dalle presunte proprietà di alcuni cibi.

Ad esempio, lo zucchero di canna è al primo posto nelle bufale diffuse online, infatti moltissime persone sono convinte che sia meno dannoso di quello bianco: “Sono invece equivalenti, perchè entrambi contengono il saccarosio” – spiegano gli esperti – inoltre, l’ananas non fa dimagrire e la pasta non fa ingrassare, false verità che si tramandano di generazione in generazione. In realtà tutti gli alimenti sono buoni, ma dipende dalle quantità dei cibi che vengono inseriti nell’ambito di una dieta varia e sana”.

Secondo quanto dimostrato dalla scienza, inoltre, anche gli spinaci di Braccio di Ferro godono di una fama immeritata: contengono infatti un quantitativo di ferro scarsamente assimilabile dal nostro organismo, al contrario di quello presente nella carne.

Alcune teorie sono potenzialmente pericolose per la salute

Ma le fake news che circolano sul web, purtroppo, riguardano anche teorie potenzialmente pericolose per la salute. Ad esempio è falso che l’obesità infantile a un certo punto “passa con lo sviluppo”, quindi il più delle volte si trascura di dare una “regolata” all’alimentazione del piccolo ingordo.

“Un bambino obeso – scrive l’ISS – quasi certamente diventerà un adulto obeso, con pesantissime conseguenze sulla salute; e il rischio, crescendo, aumenterà proporzionalmente in base all’entità dell’eccesso di peso”.

Fonte

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *