Da quando in TV le trasmissioni sulla cucina impazzano su ogni canale, da pigri osservatori molti uomini sono passati all’azione, contagiati dagli chef pluristellati del momento. Per intenderci, quelli che fanno sfoggio della loro arte, proponendo incredibili, costosissime e coreografiche ricette.
Chef: una malattia contagiosa
E così, tanto presi dal loro ruolo, vogliono imitare il simpaticissimo Giorgione, diventato famosissimo grazie al programma “Giorgione Orto e Cucina” del Gambero Rosso. E Massimo Mariola con i suoi panini a base di ingredienti che farebbero ben altra figura in un piatto, Gordon Ramsey, Simone Rugiati o Jamie Oliver, Antonino Cannavacciuolo, Alessandro Borghese, Carlo Cracco, il “divo” re di Masterchef, e tantissimi altri, più o meno famosi.
Coinvolti dalla facilità con cui gli chef realizzano le ricette in un baleno, anche le più complicate o “rivisitate”, uomini che fino all’altro ieri sedevano sul divano in preda allo zapping più sfrenato in attesa della cena, si sono trasformati in modo inquietante.
In un tripudio di pentole, pentolini, padelle, aggeggi elettronici complicati con cui tritano, frullano e sminuzzano ogni genere di cibo, si divertono come bambini immedesimandosi totalmente nel ruolo: peccato però che devastino completamente la cucina, lasciando uno scenario quasi post-atomico o da calata degli Unni.
Gli uomini in cucina
“Gli uomini lasciano tutto sporco in cucina” è una grandissima verità che lascia spazio anche al mistero: infatti non si riesce ancora a capire come sia possibile sporcare venti piatti, diciotto padelle e 45 coltelli per cucinare una semplice bistecca, due uova al tegamino o una malinconica pasta in bianco.
Anche se hanno semplicemente grigliato delle melanzane – dopo averle affettate “rigorosamente” con il coltello di ceramica visto usare dagli chef famosi in TV – e sporcato una quantità incredibile di utensili, mettendoci il triplo del tempo che impiegano le mogli ormai sgomente. E alla fine si schiantano sul divano stanchissimi, letteralmente distrutti dalla fatica ma… tanto, tanto soddisfatti!