Botti vietati per tutelare gli animali
Si tratta di un’usanza antichissima, presente in moltissime culture, per celebrare le fasi di passaggio come l’inizio di una nuova stagione. Eppure, le polemiche scatenate in passato per i botti di Capodanno, sono state tante. Mai come negli ultimi tempi, però, soprattutto per quanto riguarda il discorso degli animali.
I pericoli? Certo che ci sono, e vanno limitati il più possibile. Ma è giusto emettere ordinanze che ne vietano completamente l’uso, per tutelare gli amici pelosi, imponendo il silenzio durante la notte più importante dell’anno?
Fino a quando i botti disturbavano gli anziani e i malati nessun divieto. Anche neonati e bimbi restavano terrorizzati dal loro frastuono, eppure nessuno ha mai pensato di “sensibilizzare” la popolazione con campagne “bambiniste”, nè emesso ordinanze restrittive come invece accade oggi. Non venivano vietati neanche i concerti rock, che in decibel raggiungono picchi altissimi, pari ai più rumorosi fuochi d’artificio.
Campagne di sensibilizzazione contro i botti di Capodanno
Dunque, cosa faremo in futuro? Per difendere le delicatissime orecchie di cani e gatti, i sindaci emetteranno ordinanze di divieto anche per ogni santo patrono festeggiato in ogni quartiere, paese e città della nostra penisola? Soprattutto al Sud. E, visto che ci siamo, vieteranno ai tifosi di esultare e fare baccano ogni volta che una squadra di calcio vince lo scudetto, o quando l’Italia arriva prima nei mondiali?