Airlite mangia smog, la vernice che protegge l’ambiente

Sia nelle grandi città italiane, così come in quelle più lontane nel mondo, smog e polveri sottili hanno toccato valori altissimi, in parte anche grazie al clima sempre più anomalo. I rimedi contro questo problema ci sarebbero, ma comportano grosse rinunce e, ammettiamolo, pochi sono disposti “veramente”ad accettarle. Cosa potremmo fare, dunque, per limitare i danni al nostro ambiente? Tutti sogniamo un mondo “respirabile”, ebbene, potrebbe presto diventare presto realtà grazie ad Airlite mangia-smog, la vernice che purifica l’aria.

Airlite mangia smog
Airlite mangia smog: fonte Pixabay

Airlite mangia smog neutralizza gli inquinanti 

Gli ideatori di questa straordinaria tecnologia sono Massimo Bernardoni, Antonio Cianci (italiani) e Arun Jayadev (inglese, di origini indiane). I tre hanno iniziato nel 2013 fondando la Start up Advanced Materialse, e Airlite è la punta di diamante della loro azienda. Il prodotto viene applicato alle pareti come una normale vernice, ma è molto di più. Infatti è in grado di neutralizzare dall’aria (grazie all’azione del biossido di titanio presente) inquinanti come ossido e biossido di azoto fino all’88,8%, riportandola al suo stato più puro.

Questa sostanza si attiva a contatto con la luce (sia naturale che artificiale) e trasforma le sostanze inquinanti presenti nell’aria – azoto e ossidi di zolfo, benzene, formaldeide e monossido di carbonio – in molecole di sale inerte. Il sale crea un film invisibile protettivo sulle pareti che riduce la quantità di calore solare assorbita dagli edifici.

In questo modo non solo protegge l’ambiente con risultati sorprendenti, ma risparmia fino al 29% sul costo del condizionamento dell’aria in estate. Tanto per dare un’idea concreta, una superficie di 100 metri quadrati ricoperta con la vernice Airlite, riduce l’inquinamento atmosferico con la stessa efficacia di una foresta della stessa dimensione.

Un murale come denuncia dei problemi ambientali

Si tratta di un prodotto ecosostenibile “green” al 100/100, con un impatto ambientale molto basso. Può essere applicato su tutti i tipi di superfici ed è efficace sia all’interno che all’esterno. Proprio per la sua versatilità, Airlite mangia smog è stata spesso utilizzata per creare opere d’arte volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche ambientali.

Il caso più famoso è “Hunting Pollution”, un enorme murale di oltre mille metri quadrati – un airone tricolore, specie in estinzione, mentre va a caccia in una pozza d’acqua inquinata dai rifiuti – realizzato dall’organizzazione no profit Yourban 2030, a Roma. Una chiara denuncia dei problemi ambientali che affligge l’intero Pianeta, un invito a combattere (come l’airone in lotta per la sopravvivenza) contro l’inquinamento.

Airlite mangia smog per migliorare la società in cui viviamo

Grazie ad Airlite, il murale contribuisce a ridurre lo smog in una delle zone più trafficate della capitale, purificando l’aria come una foresta di 30 alberi. Per questo motivo, i creatori del murale lo hanno definito un’opera di “street art rigenerativa“: un eccellente esempio di come la tecnologia, l’arte e la coscienza civile possano contribuire al miglioramento della società in cui viviamo.

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