Il pomodoro: 10 gustose curiosità sul re della cucina italiana

Lo usiamo con successo da circa 150 anni, una tradizione iniziata nel sud Italia e poi diffusa praticamente in tutto il mondo. Soprattutto dopo l’invenzione della pizza. Eppure, forse non tutti lo sanno, un tempo erano considerati addirittura tossici e venivano consumati come frutti (solo nel 1893 la corte suprema americana emise una sentenza per stabilire che sono invece ortaggi). Questa è solo una delle tante curiosità sul re della cucina italiana – il pomodoro. Vediamone insieme anche delle altre!

10 gustose curiosità sul pomodoro, re della cucina italiana
10 gustose curiosità sul pomodoro, re della cucina italiana

Storia del pomodoro

  • 1) Cominciamo dalla storia: gli spagnoli importarono (nella seconda metà del ‘700) un frutto esotico dal Perù, una bacca di color oro che gli Aztechi chiamavano xitomatl, che significa più o meno “cosa paffuta con l’ombelico“. Di piccole dimensioni, in seguito diventeranno rossi grazie ai successivi innesti. In realtà il “pomo d’oro” nel nostro paese è noto almeno dal 1550, quando Pietro Andrea Mattioli, medico senese del 1500, lo menziona in un trattato scientifico per la prima volta.
  • 2) Il primo sugo: ci vorranno parecchi decenni prima che il saporito ortaggio entri in cucina. La “Salsa di Pomadoro alla Spagnuola” è citata nel libro del 1694 “Lo scalco alla moderna” di Antonio Latini. Si preparava mescolando pomodori cotti alla brace spellati, mescolati poi con maggiorana o timo, aceto e cipolla.
  • 3) La diffusione del pomodoro è stata rallentata da una leggenda, in cui veniva descritto come velenoso. Gli europei, soprattutto negli anni a cavallo del ‘700, lo temevano perchè convinti che gli aristocratici morissero dopo aver mangiato la “mela avvelenata“. In realtà il motivo di questi decessi non era dovuto a esso, ma al fatto che i ricchi usavano piatti e posate fatte di peltro, con un alto contenuto di piombo. E i pomodori, ricchi di acido, facevano fuoriuscire il piombo nel cibo, con conseguente avvelenamento e morte. Le persone povere, che invece mangiavano da piatti di legno, non avevano questo problema, quindi non avevano avversione per i pomodori. Questo è essenzialmente il motivo per cui fino al 1800 i pomodori venivano mangiati solo dai poveri, soprattutto italiani.
  • 4) La sua nefasta fama, inoltre, era dovuta anche al fatto che produce un naturale pesticida a bassa tossicità, la solanina, ma passerà molto tempo prima di scoprirlo. La diffidenza verso lo squisito ortaggio cessa verso il 1880, quando fu inventata la pizza a Napoli.

La pizza margherita

Cosa è cambiato nel 1800? La prima, e più significativa, fu l’immigrazione di massa dall’Europa all’America e la tradizionale mescolanza di culture. Molti italo-americani mangiavano pomodori e portavano con sé quel cibo. Ma anche, e forse altrettanto importante, fu l’invenzione della pizza. Non c’è pizza senza salsa di pomodoro e la pizza è stata inventata intorno a Napoli alla fine del 1880.

La storia racconta che è stata creata da un ristoratore a Napoli per celebrare la visita della regina Margherita, il primo monarca italiano da quando Napoleone conquistò l’Italia. Il ristoratore la realizzò con tre ingredienti che rappresentavano i colori della nuova bandiera italiana: rosso, bianco e verde. Per il rosso la salsa di pomodoro, la mozzarella per il bianco, il basilico per il verde. Ed è così che nasce così la Pizza Margherita.

Esistono circa 10 mila varietà di pomodori

  • 5) È scientificamente probabile che i pomodori italiani siano i migliori. “Le regioni meridionali e centrali dell’Italia – scrive Sara Buenfed, giornalista esperta di cibo per la BBC – grazie alle loro caratteristiche, sono ideali per la produzione di pomodori dal sapore straordinario, dolci e succosi. Quindi la loro provenienza indica che saranno ricchi di sapore. Non significa, però, che non saranno buoni se coltivati in altri Paesi”.
  • 6) “Lycopersicon lycopersicum”, questo è il nome scientifico dei pomodori (pesca di lupo). Partendo dalla A di Abracazebra fino alla Z di Zebra Cherry (dalla buccia striata di rosso e verde) si stima che ne esistano circa 10mila varietà.
  • 7) Secondo uno studio scientifico, per la salute sono più benefici quelli cotti. Solo cuocendoli, infatti, si rompe la parete cellulare del pomodoro che rilascia un prezioso antiossidante – il licopene – che sembra agisca contro le malattie cardiache, il colesterolo alto e riduca anche il rischio di contrarre alcuni tipi di tumori.
  • 8) Il freddo altera il suo caratteristico sapore, quindi meglio evitare la conservazione in frigo: il pomodoro, infatti, sotto i 12 gradi interrompe la maturazione (ed è questa che gli conferisce più sapore)
  • 9) Nel 2018 i pomodori sono al numero 9 della lista compilata ogni anno dalla Ong americana EWG (Environmental Working Group), un lungo elenco di frutta e verdura che contengono i più alti livelli di pesticidi. Anche se, almeno per il momento, non è stato dimostrato che gli alimenti biologici abbiano effetti benefici per la salute, l’EWG suggerisce l’acquisto di pomodori biologici, proprio per evitare qualsiasi rischio.
  • 10) Spagna: nella città di Bunol l’ultimo mercoledì di agosto si organizza la “Tomatina“, un festival dove il momento clou, tra le 11 e le 13, è la lotta con il pomodoro. In quel giorno tutte le strade e le case del paese si tingono di rosso, mentre migliaia di persone provenienti da tutto il mondo se li tirano addosso. Secondo la storia, un’usanza nata nel 1945 quando, durante una battaglia, invece delle armi furono utilizzati dei pomodori.
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