Quattro passi nei misteri e nelle curiosità di Milano

Quattro passi nei misteri e nelle curiosità di Milano

Più che essere nota per i suoi misteri, Milano lo è per molte altre ragioni: per alcune persone è “il triangolo della moda”, per altri la “città della nebbia” (ormai quasi scomparsa da anni); per altri ancora è la culla dell’indifferenza, del narcisismo, della tecnologia e della modernità. Molti non sanno, però, che nasconde anche un lato misterioso, oscuro, di cui pochi sono a conoscenza. Vediamo insieme quali sono:

Quattro passi nei misteri e nelle curiosità di Milano
Chiesa di San Bernardino alle Ossa

Le curiosità e i misteri di Milano 

  • 1) In una delle zone più importanti di Milano svetta la “Colonna del Diavolo”. Secondo un’antica leggenda, durante un combattimento con Sant’Ambrogio fu sfregiata dalle corna di Satana, che le conficcò proprio al suo interno. Si dice che dai due fori rimasti, di tanto in tanto, esca un forte odore di zolfo;
  • 2) San Bernardino alle Ossa, in Piazza Santo Stefano: la chiesetta fu costruita sopra ad un cimitero e, al suo interno, le pareti sono interamente decorate da teschi e ossa provenienti dalle vittime della peste, morte nell’ospedale di San Barnaba in Brolo. I teschi chiusi nelle cassette, invece, appartengono ai condannati a morte. Anche in questo luogo (certamente tra i più interessanti da visitare) accade, secondo la leggenda, qualcosa di inquietante: le ossa di una bambina, collocate a sinistra vicino all’altare, pare che il giorno dei Morti tornino a vivere e guidi una processione di scheletri;

L’inquietante via Bagnera

  • 3) Basilica di Sant’Eustorgio. All’interno del Museo che si trova nella Basilica si può ammirare un misterioso affresco che ritrae una madonna con Bambino: entrambi, che strano, sono raffigurati con le corna del demonio;
  • 4) Uno dei misteri più inquietanti di Milano: via Bagnera, la strada più stretta della città. Situata in centro, proprio a due passi da Via Torino, verso la metà dell’ottocento era il covo di Antonio Boggia, il primo serial killer di Milano, che vi nascondeva i corpi delle proprie vittime. Fu accusato di più omicidi, arrestato e poi pubblicamente impiccato in viale Bligny, il cosiddetto “prato della morte”: il mostro della “Stretta Bagnera” fu l’ultimo a essere giustiziato in questo modo, a Milano.
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