L’inquisizione a Milano
Quante persone innocenti vennero torturate e messe al rogo solo perché considerate diverse, sia nel modo di pensare che fisicamente? Tantissime. Una parentesi vergognosa della nostra storia conosciuta con il nome di “Inquisizione“. Anche a Milano ne sono state bruciate parecchie, donne innocenti che nulla avevano a che fare con la stregoneria.
Ma davvero a quei tempi esistevano “esperte” in veleni, rituali magici e filtri d’amore? Secondo un’antica leggenda, pare che in Via Laghetto al 2 – oggi un bellissimo angolo della città, ma allora considerato un luogo malsano e frequentato da gente poco raccomandabile – ci fosse solo una grande foresta.
Durante la costruzione del Duomo venne realizzato un corso d’acqua, in modo che le imbarcazioni potessero trasportare dal Naviglio i giganteschi blocchi di marmo bianco il più vicino possibile al cantiere.
Tra le curiosità di Milano, Arima la strega
Proprio lì abitava una strega di nome Arima, che tutte le notti organizzava feste e banchetti, preparava sortilegi e pozioni magiche, ballava sui tetti e, insieme alle sue seguaci, volava fino in Piazza della Vetra.
La gente dell’epoca, indicando spesso il male e l’occulto dove invece regnava la fame e la miseria, si teneva ben lontana da questi strani luoghi. Quando a Milano arrivò la peste, la città fu messa in ginocchio; tuttavia, nonostante il dilagare del morbo, in via Laghetto nessuno si ammalava mai. La popolazione non riusciva a spiegarsi questo mistero; e così, cominciò a credere che la malattia venisse tenuta lontano dai riti magici delle streghe che ci abitavano.
La magica polverina di via Laghetto
In realtà in quella zona esisteva un piccolo laghetto dove, appunto, arrivavano i barconi adibiti al trasporto dei blocchi di marmo per la costruzione del Duomo. Il materiale veniva scaricato, tagliato sul posto e poi portato fino al cantiere, dove veniva lavorato.
La polvere di marmo, quindi, si depositava ovunque, anche sulla pelle degli abitanti della zona; una “magica” polverina che li rendeva immuni all’attacco delle pulci, veicolo principale di diffusione della peste. Ecco dunque svelato il mistero: non era stregoneria!
Oggi come allora, a ben pensarci, mai dare giudizi troppo affrettati su qualsiasi cosa: quasi sempre esiste una spiegazione logica, basta solo cercarla!